Gay Pride in Serbia: denunciato clima ostile contro gli omosessuali

BELGRADO, 8 SET – Un clima ostile e di intimidazione nei confronti del movimento omosessuale in Serbia e' stato denunciato dalla commissaria della Serbia per l'uguaglianza, Nevena Petrusic, che ha fatto appello alle autorita' affinche' garantiscano la sicurezza dei partecipanti al Gay Pride in programma a Belgrado il 2 ottobre prossimo.

In una dichiarazione diffusa oggi dai media, Petrusic ha stigmatizzato gli attacchi verbali, e a volte anche fisici, di cui sono vittima gay, lesbiche e transessuali in Serbia.

L'apparizione sui muri della capitale di manifesti con scritte intimidatorie quali 'Stiamo arrivando' costituiscono una chiara minaccia di violenze ai danni dei partecipanti al Gay Pride – ha affermato Petrusic.

Per il Gay Pride del mese prossimo a Belgrado si temono nuovi scontri e incidenti come quelli dello scorso anno, quando il 10 ottobre cinquemila poliziotti si scontrarono con altrettanti estremisti e ultranazionalisti omofobi con un bilancio di circa 300 tra feriti e arrestati.

'Dveri', una organizzazione ultranazionalista omofoba, ha messo in guardia gli omosessuali dallo sfilare a Belgrado, minacciando di provocare incidenti simili a quelli di Londra in agosto. ''Belgrado brucera' come e' bruciata Londra di recente'', ha detto un estremista.

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