Gb, aggredisce un uomo e lo rende tetraplegico: condannato a 28 mesi di carcere

Matthew Edmonds

GLOUCESTER (REGNO UNITO) – Matthew Edmonds, lo scorso  26 marzo è rimasto paralizzato dal collo in giù ed ora dovrà passare il resto della vita su una sedia a rotelle. L’uomo, 33 anni, è stato preso a pugni in strada da Samuel Evans, un senza fissa dimora di 21 anni.

L’aggressore, che al momento della rissa era ubriaco, è stato condannato a 34 mesi di carcere dal Tribunale di Gloucester, sud ovest dell’Inghilterra, ma la sua pena è stata in parte sospesa: il ragazzo infatti, si è dichiarato colpevole ed ha potuto usufruire di uno sconto.

Matthew, ora può a malapena muovere le braccia ed ha perso il suo prestigioso lavoro come ingegnere aerospaziale. Durante la rissa, ha battuto  la testa sul pavimento di cemento con “conseguenze devastanti”. Matthew, una volta arrivato in Tribunale in sedia a rotelle, ha potuto vedere in faccia Samuel, definito “patetico” dal giudice William Hart che presiedeva l’udienza.

La condanna che l’aggressore si è visto infliggere è di 34 mesi di carcere con 6 mesi sospesi. In Gran Bretagna, il massimo che può venire inflitto per reati di questo genere è 5 anni. Ma Samuel ha potuto beneficiare, oltre che dello sconto, anche di tutte le attenuati del caso.

L’aggressore ha scritto una lettera al giudice: “Ho rovinato la vita del signor Edmonds. Mi odio per questo”. Il giudice in aula ha risposto ad Evans che vanta già precedenti penali tra cui aggressione e percosse dicendo: “Quella terribile notte ere ubriaco e in cerca di guai. Ormai vivere in questo modo è diventato una consuetudine per lei, che ha colpito il signor Edmonds e le conseguenze per lui sono state drammatiche” .

Dopo l’udienza, l’ingegnere spaziale arrivato in Tribunale direttamente dal reparto lesioni del Salisbury Hospital, ha detto di aver sperato che Evans ottenesse una condanna più lunga: “Sono venuto in tribunale perché volevo mettere la parola fine su questa storia. E ‘stato abbastanza difficile ascoltare tutto questo, ma era una cosa che sentivo il bisogno di fare. Ora sono classificato come tetraplegico, paralizzato dal collo in giù. Il movimento delle mie braccia è limitato. Inoltre, non potrò più tornare a svolgere il mio lavoro: dovrò completamente rivalutare tutta la mia vita”.

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