Ha una gamba sola, ma per il governo non è “abbastanza disabile” per aver diritto alla macchina. E’ questa la motivazione con la quale il Dipartimento per il lavoro e le pensioni britannico ha tolto a un uomo di 33 anni di Colchester, nell’Essex, l’automobile che gli era stata fornita dall’ufficio per la mobilità dei disabili.
L’incredibile storia ha per protagonista Robert Oxley, un padre di famiglia (ha due figliastri adolescenti e due figli dall’attuale compagna) vittima quasi tre anni fa di un incidente in moto. Nello scontro Oxley perde una gamba, e riacquista la mobilità solo grazie ad una protesi. La sua disabilità gli consente di ottenere dal governo una Honda Civic con la quale può andare al lavoro. Ma all’improvviso il suo diritto alla “Disability Living Allowance”, il sistema di pensione di invalidità grazie al quale può avere l’auto gratis, gli viene revocato.
La spiegazione addotta dai responsabili del ministero è chiara: Oxley può reggersi in piedi grazie alla protesi, per cui non ha più bisogno dell’aiuto statale. Privato della macchina, Oxley teme di rimanere anche disoccupato. Deve infatti usare la macchina per recarsi nella fabbrica dove lavora e che produce impianti di condizionamento; a piedi non può farlo anche perché, sostiene. la gamba salva non è ancora del tutto guarita e sforzarla è rischioso.
L’uomo ha deciso di rivolgersi al deputato liberaldemocratico di Colchester, Bob Russell. «Non voglio continuare a campare sugli aiuti pubblici per il resto della vita», sostiene. «So che alcuni cercano di sfruttare il sistema e prendere soldi a destra e a sinistra. Ma io ho solo bisogno di un po’ di aiuto per essere più indipendente».
Russell si è rivolto direttamente al primo ministro David Cameron accusando i giudici che hanno tolto a Oxley il diritto alla macchina di essere dei «cretini insensibili»; ora gli uomini del Dipartimento del lavoro si sono impegnati ad affrontare la questione.
*Scuola di giornalismo Luiss