Gb. Morto Bruce Reynolds, artefice della Grande Rapina Al Treno del 1963

LONDRA, GRAN BRETAGNA -E’ morto a 81 anni Bruce Reynolds, considerato con Ronnie Biggs la mente della grande rapina al treno del 1963, l’assalto ad un convoglio portavalori a Glasgow, in Scozia, rimasto un episodio mitico nella storia del crimine anche per lo stupefacente bottino: 2,5 milioni di sterline in banconote usate (oggi sarebbero 47 milioni di euro).

Ad annunciare la scomparsa di Reynolds e’ stato suo figlio Nick, richiamando alla memoria dei piu’ l’episodio che diede al padre grande fama, ed in certi casi ammirazione, 50 anni fa.

Esattamente l’8 agosto del 1963 una banda di 15 uomini mise a segno uno dei colpi piu’ noti della ‘epopea’ criminale, ‘The Grat Train Robbery’, attaccando e svaligiando un treno portavalori con teniche criminali precise come il meccanismo di un orologio.

Tutti i componenti della banda riuscirono a fuggire con l’enorme bottino. Ma Reynolds fu poi arrestato nel 1968 e condannato a 25 anni di prigione. Liberato nel 1978, negli anni ’80 era stato di nuovo condannato a tre anni per traffico di anfetamine.

Nel 2001, poi, si era recato in Brasile per tentare di convincere il fuggiasco Ronnie Biggs – suo vecchio complice nella banda del treno divenuto una leggenda vivente sull’onda della sua evasione dal carcere nel 1965 – a tornare nel Regno Unito.

Dopo una vita rocambolesca, passata sempre in fuga, e con pochi soldi rimasti dalla rapina, nel 2001 Biggs si consegno’ in effetti alle autorita’ britanniche. Incarcerato, e’ stato infine liberato nel 2009 per motivi di salute.

Il denaro rubato dal treno non ebbe vita lunga. Fu usato per pagare complici che davano rifugio ai membri della banda o per pagare il loro silenzio, o fu bruciato quando divenne troppo pericoloso da possedere mentre gli inquirenti si avvicinavano sempre più.

Gestione cookie