I ministri di Theresa May vengono da scuole statali, finita l’era delle scuole di elite?

I ministri di Theresa May vengono da scuole statali, finita l'era delle scuole di elite?
I ministri di Theresa May vengono da scuole statali, finita l’era delle scuole di elite?

LONDRA – In meno di un giorno, il primo ministro inglese Theresa May ha accantonato il precedente governo Cameron. E solo il 30% dei suoi principali ministri hanno frequentato scuole private: la percentuale più bassa di un nuovo governo dall’epoca di Clement Attlee, il laburista che avviò in Gran Bretagna la nascita di un welfare moderno.

Nella nuova squadra c’è soltanto un Old Etonian (ex studente di Eton, prestigiosa università del Regno Unito): Boris Johnson, ministro degli Esteri. Ad aver frequentato scuole private sono anche Amber Rudd, Ministra dell’Interno, David Lidington, Leader della camera dei comuni, Jeremy Hunt, Ministro della Sanità e Michael Fallon, Ministro della Difesa.

Sette membri del nuovo esecutivo, hanno frequentato la Grammar School (istituti d’istruzione selettivi adatti ad allievi che avevano intenzione di proseguire gli studi) mentre Justine Greening, figlia di un metalmeccanico e nominata ministro dell’Istruzione, è andata alla Comprehensive School (scuola secondaria di insegnamento vario, frequentata dal 90% dei ragazzi).

L’esecutivo è stato costituito con una violenta eliminazione, 11 ministri tra cui Micheal Gove, silurato nel giro di 24 ore. Il totale ha superato la “notte dei lunghi coltelli” di Harol Macmillan, nel rimpasto del 1962 in cui, in una serata, furono estromessi sette ministri.

Ancora una giornata di dramma a Westminster, scrive il Daily Mail. – Obama ha telefonato alla May, congratulandosi per la nomina e le ha assicurato che i rapporti speciali tra i due paesi, anche in seguito alla Brexit, rimarranno indenni. – Cameron e Osborne, sono stati fotografati in un cafè nel West London mentre i loro politici più vicini venivano fatti fuori.

La May, si recherà in Scozia per parlare del suo impegno per preservare l’unione speciale con l’UK. – Il nuovo ministro del Tesoro, Philiph Hammond, esclude un’emergenza Brexit Budget ma ha accennato a un prestito di miliardi per finanziare progetti infrastrutturali. – La Bank of England, ha sfidato le catastrofiche previsioni e mantenuto invariati i tassi d’interesse.

La parlamentare conservatrice, Nadine Dorries, si è detta “elettrizzata per la nomina” e con una frecciata a Cameron e Osborne, ha aggiunto che “nessuno è stato nominato perché un tempo è andato a scuola, all’università o condiviso un appartamento con il Primo Ministro. E’ un esecutivo di enorme talento”. Fra i ministri promossi, che hanno ricevuto un’istruzione pubblica, c’è Patrick McLoughlin, un ex minatore, che da ministro dei Trasporti è passato al ruolo di presidente del partito conservatore, incaricato di ricostruire i rapporti in frantumi con la base. Precedentemente la carica era stata ricoperta da Lord Andrew Feldman, compagno di università di David Cameron. Il nuovo governo, con il 44% che ha ricevuto un’istruzione scolastica in istituti statali non selettivi, ha la percentuale più alta di ministri che ha studiato alla Comprehensive School rispetto alla compagine di David Cameron nel 2015 (43%) o alla Coalizione di Governo nel 2010 (21%).

Con l’inserimento di un 70% di studenti che hanno frequentato la Grammar School pubblica. Gli incarichi hanno entusiasmato i fautori della mobilità sociale. Sir Peter Lampl, presidente del Sutton Trust ha detto:”Sono rincuorato dalle dichiarazioni del nuovo Primo Ministro sull’importanza della mobilità sociale”. “E’ assolutamente giusto. Chiunque dovrebbe avere la possibilità di diventare un ministro, indipendentemente dalla classe sociale”. Nel nuovo esecutivo ci sono otto donne, un numero pari a quello del periodo Blair e una in meno, del governo Cameron. Oltre ad Amber Rudd, ministra, Liz Truss ricoprirà il ruolo, la prima volta per una donna, di Guardasigilli. L’ex ministro degli Esteri conservatore, Malcolm Rifkind, ha elogiato il modo “spietato” in cui la May ha nominato il suo top team, in cui non ha trovato posto Gove, Ministro della Giustizia, che ha pagato il prezzo per aver colpito alle spalle il collega Jhonson, pro Brexit, durante la corsa per la leadership.

Nicky Morgan, Ministro dell’Istruzione, Oliver Letwin e il capogruppo Mark Harper sono stati ignorati. Il ministro del Lavoro e delle pensioni, Stephen Crabb ha rassegnato le dimissioni “per l’interesse della mia famiglia”, dopo essere stato beccato per aver inviato messaggi di tipo sessuale a una donna. Malcom Rifkind, ha detto alla BBC:”Lei (la May) non solo ha una strategia per bilanciare le parti pro e contro la Brexit, ma sta cercando di eliminare queste distinzioni poiché tutti ora miriamo allo stesso obbiettivo”. Nell’esecutivo, solo quattro posizioni sono rimaste invariate: Michael Fallon, ministro della Difesa, Jeremy Hunt ministro della salute, il ministro per il Galles Alun Cairns e il ministro per la Scozia, David Mundel. Gli attivisti verdi si sono lamentati per la decisione della May di aver ridotto il dipartimento Climat Change in fase di fusione con il dipartimento Business and Industrial Strategy. L’ex leader laburista Ed Miliband – che ha accollato alla Gran Bretagna una serie di controverse tasse ecologiche – ha affermato che è “semplicemente stupido”.

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