GB, LONDRA – Theresa May ha “dieci giorni di tempo” per “darsi una scossa” o potrebbe andare incontro a un voto di sfiducia fin da subito. Lo scrive il Sunday Times, evidenziando il malessere crescente nel gruppo Tory nei confronti della premier e leader del partito.
Pesano il risultato elettorale e soprattutto la gestione ‘maldestra’ del disastro della Grenfell Tower, ma anche le divisioni interne sul negoziato con l’Ue sulla Brexit atteso lunedi al via ufficiale.
Altri media come il Guardian online riferiscono di “scontri accesi” pure nel consiglio dei ministri. Mentre il Sunday Telegraph, testata euroscettica vicina ai Conservatori, sottolinea come il partito stia di fatto intimando a May di “riprendere l’iniziativa”, pena una sua sostituzione ancor più rapida di quanto si potesse sospettare dopo il voto dell’8 giugno.
Lo stesso giornale dà voce in particolare all’agitazione dei ‘brexiteers’, che pretendono garanzie su un’uscita dall’Ue senza compromessi, evocando in alternativa un leader dei loro: con Boris Johnson sempre in veste di candidato numero 1.
