Gb, dona il proprio seme ma poi chiede l’affidamento: scontro per i bimbi tra il padre gay e le mamme lesbiche

Pubblicato il 9 Novembre 2010 - 13:36 OLTRE 6 MESI FA

Annette bening e Julianne Moore in "I ragazzi stanno tutti bene"

Sembra quasi essersi ispirato al film da poco presentato al Festival di Roma ”I Ragazzi Stanno Bene” con Annette Bening e Julianne Moore il caso di due genitori – madre lesbica e padre gay – che hanno dato alla luce due bambini tramite inseminazione artificiale, pur non avendo alcuna relazione tra loro e che stanno ora combattendo per i propri diritti di vedere i figli.

Succede in Gran Bretagna dove, in seguito a un annuncio pubblicato nel 1999 su una rivista, un uomo gay si è proposto come donatore di sperma pur di realizzare il suo sogno di diventare padre. Nell’annuncio l’uomo, circa 30 anni con una relazione stabile con un partner, spiegava di ”avere avuto tutto dalla vita tranne dei figli”.

A permettergli di realizzare il suo sogno è stata una coppia lesbica, di cui una delle due donne ha partorito un bambino e una bambina, ora di 9 e 7 anni, tramite inseminazione artificiale.

La situazione si è complicata però quando il padre ha ottenuto il diritto all’affidamento congiunto dei bimbi, con il risultato che adesso i due piccoli passano metà dell’anno in casa del padre.

Le due mamme, che sostengono di avere il diritto di essere considerate i veri genitori dei bimbi avendoli accuditi fin dalla nascita, sono ricorse in tribunale e accusano il donatore di aver cercato di ”marginalizzare” la donna che non ha partorito la prole oltre al fatto che nello strato attuale delle cose i bambini rischiano di restare confusi su quale sia la loro vera casa e quali i veri genitori.

Proprio come nella realtà, il film “I Ragazzi Stanno bene”, diretto da Lisa Cholodenko, racconta la storia di una famiglia di madri lesbiche che entra in crisi quando il donatore di sperma (eterosessuale in quel caso) si presenta nella loro vita mandando in crisi la relazione.