Gb: Royal Ascot, l'ippodromo regina compie 300 anni

LONDRA, 12 GIU – Compie 300 anni l'ippodromo piu' famoso del mondo: Ascot, co-protagonista con Audrey Hepburn di My Fair Lady e teatro ogni anno del piu' esclusivo appuntamento ippico del globo, e' arrivato al giro di boa del suo terzo secolo.

Martedi' lo show prende il via con la fiera delle 'tre C': cavalli, cappellini e champagne. A fare gli onori casa Sua Altezza Reale Elisabetta che non si perderebbe l'appuntamento per nessuna ragione al mondo e che ha partecipato dal prive' reale, il Royal Enclosure, a ogni gara di Royal Ascot da quando aveva 19 anni.

Ascot fu scoperto nel 1711 dalla Regina Anna, una appassionata di cavalli, che vide nel vasto prato a otto chilometri dalle stalle reali di Windsor il luogo ideale per far correre i suoi animali. La prima gara risale all'11 agosto di quell'anno ma e' martedi' che per i britannici cominciano le celebrazioni per il traguardo dei 300 anni con in pista campioni di eccezione di undici nazioni: superstar da Stati Uniti, Australia e Giappone si contenderanno i premi da 4 milioni di sterline con il meglio che ha da offrire l'Europa.

Oggi frequentano Royal Ascot 300 mila persone che consumeranno 35 mila sandwich, 1.400 aragoste e 18 mila porzioni di fragole in elaborati picnic annaffiati da 8.000 bottiglie di Pimm, un liquore a base di gin, e 50 mila bottiglie di champagne. Molti di piu' assisteranno alle 30 gare in tv (le televisioni furono ammesse per la prima volta nel 1951). Per la Regina non e' solo un dovere di stato assistere dal palco d'onore: Elisabetta, che ha ricevuto un cavallo da corsa come regalo di nozze nel 1947 e da allora ha collezionato a Ascot 19 vittorie segue le corse con tifo da stadio anche se di recente il suo Carlton House le ha provocato un dispiacere col terzo piazzamento all'Epsom Derby: un trofeo mai raggiunto da un purosangue della sovrana avrebbe coronato l'annus mirabilis di Elisabetta dopo il matrimonio del nipote William con Kate Middleton.

Non e' semplice avvicinarsi alla Regina che ogni giorno, nei cinque di Royal Ascot, arriva in carrozza da Windsor con il principe Filippo al seguito: l'accesso al palco reale, il Royal Enclosure, e' ristretto a 80 mila privilegiati, tutti presentati da un membro del circolo che ha frequentato Royal Ascot per almeno quattro anni. Non basta avere conoscenze altolocate, bisogna anche sapersi vestire: tight e capello a cilindro per lui, mentre per le signore spalle coperte, niente minigonne e soprattutto di rigore il cappello. Una tradizione antica e, ancora oggi, obbligatoria che ha alimentato la fantasia di creatori spumeggianti come Philip Treacy, il ''mad hatter'' irlandese che ha disegnato il cappellino della principessa Beatrice al Royal Wedding: un nodo d'amore bistrattato dalla critica ma poi venduto su eBay a 81 mila sterline per beneficenza.

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