No ai profughi, via dalla Ue: Aylan non commuove gli inglesi

LONDRA – Il 51 per cento degli inglesi vorrebbe uscire dall’Europa, il 49 per cento vorrebbe restarci, secondo un sondaggio del Daily Mail, uno dei principali quotidiani britannici e uno dei più diffusi al mondo on line. L’emergenza migranti ha seminato il panico e i Salvini locali hanno fatto il resto.

Se il referendum sull’Europa si tenesse oggi, la casella accanto alla scelta “Lasciare l’Unione Europea” avrebbe più crocette, 51 a 49, di quella per chi vuole rimanere.

Meno di due mesi fa, in luglio, gli inglesi si erano detti favorevoli a restare nella misura di 54 a 46, molto meno del 62 a 38 del 2000 ma molto meglio di oggi.

David Cameron, il primo ministro, se la cava molto bene, con 64 inglesi su 100 che approvano il suo taglio unilaterale alla richiesta Ue di accoglienza di profughi e un punteggio di 49 a 24 per cento di approvazione nel confronto con Angela Merkel.

I cittadini britannici, isolazionisti per definizione (lo slogan era il titolo del Daily Express dei bei tempi: “Nebbia sulla Manica, Continente isolato”) e per stato fisico, non sfuggono alla crisi di memoria di cui sono vittime anche gli italiani. Senza l’Europa sia loro sia noi saremmo ormai regrediti alle condizioni pre belliche, ma gli inglesi senza più l’Impero; senza gli  immigranti loro ancor più di noi noi sarebbero, e noi anche saremmo, senza crescita, senza un pezzo importante di mercato, senza manodopera disponibile. L’ex proletariato inglese, come la Italia ex proletaria e fascista, ha poca voglia di lavorare e di innovarsi anche di liberarsi dalle ombre del passato. Il sogno è quello di un posto poco pagato ma sicuro e totalmente inutile che non chieda grande fatica, seguito da una pensione almeno pari allo stipendio. Sono stati i profughi indiani cacciati da Idi Amin dittatore in Uganda a dare il primo fremito di crescita alla Gran Bretagna, sull’onda della nuova Europa del Mercto Comune. Sono stati gli stranieri, italiani in testa, a contribuire con i loro umili e preziosi lavori a trasformare l’Inghilterra da un paese di miserabili schiacciato da una classe di aristocratici arrogante come nel Doomsday Book

È la prima volta che il pubblico britannico si pronuncia in tale maggioranza per uscire dalla Unione Europea, anche se, nota il Daily Mail, sul dato pesa la scelta del Governo di cambiare il quesito dando maggiore peso alla opzione “out”. Il quesito del referendum, spiega il Daily Mail, è stato cambiato da una alternativa secca Si – No in una domanda più articolata: “Il Regno Unito deve restare membro della Ue o lasciare la Ue?”, considerata più neutrale, mentre votare “No” secco appare, secondo gli esperti, meno attraente che votare “Yes”.

La foto del piccolo profugo curdo siriano Aylan Kurdi, annegato nel mare fra la Turchia e una isola della Grecia ha commosso gli inglesi ma non sembra avere influito molto sul loro atteggiamento verso i migranti. Un intervistato su 3 ha detto che nemmeno un profugo deve essere accolto in Gran Bretagna. Solo un 25 per cento degi intervistati è d’accordo di prendere più di 10 mila profughi sul territorio nazionale.

No ai profughi, via dalla Ue: Aylan non commuove gli inglesi
Il sondaggio del Daily Mail

 

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