Gb. Stampa, le 4 condizioni di Cameron per restare nella Ue

David Cameron
David Cameron

GB, LONDRA – Si riducono ormai a quattro le richieste-chiave che il premier conservatore britannico David Cameron intende mettere sul tavolo dei negoziati con Bruxelles per garantire il suo appoggio alla permanenza del Regno nell’Ue in vista del referendum che lui stesso si è impegnato a convocare entro un anno o poco piu’. Lo scrive domenica il Sunday Telegraph, testata filo-Tory, citando fonti governative.

Le “4 condizioni”, come le definisce il Telegraph, sono: “una dichiarazione esplicita” di Bruxelles che garantisca a Londra di potersi sottrarre a qualunque passo verso “un superstato europeo”; “una dichiarazione esplicita” che escluda anche in futuro l’euro come moneta unica dell’intera Ue; l’adozione di un ‘cartellino rosso’ che permetta al Regno Unito di respingere su alcune materie la legislazione europea; una nuova struttura di governo dell’Ue che tuteli di più i 9 paesi esterni all’eurozona rispetto alla maggioranza automatica degli altri 19.

Lo stesso Telegraph nota comunque che, anche se accolto, tale pacchetto non sarebbe in grado di convincere gli euroscettici, appena organizzatisi per la campagna referendaria in una ‘larga coalizione’ del no. Senza contare che, secondo analisti citati dalla Bbc, ben difficilmente gli ultimi due punti potranno essere accettati a Bruxelles nei termini riferiti dal giornale.

Intanto sul fronte filo-Ue – sostenuto dalla maggioranza del mondo del business britannico – e’ stata resa nota la nomina di lord Stuart Rose, super manager di fama vicino all’ala più moderata dei conservatori, alla guida della campagna per il si’ all’Europa. Mentre il Times annuncia la nascita di un’iniziativa di sostegno, denominata ‘Britain Stronger in Europe’, che dovrebbe essere animata da figure pubbliche, personaggi tv e da 3 ex premier: John Major, Tony Blair, Gordon Brown.

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