Gemelle scomparse, la speranza in 154 potenziali testimoni

MORGES (SVIZZERA) – Le vaste ricerche condotte tra giovedì e venerdì dalla polizia svizzera nei pressi del Lago Lemano per trovare tracce delle piccole gemelle scomparse dal 30 gennaio scorso non hanno fatto registrare progressi. Lo ha detto a Morges (Svizzera, nei pressi di Losanna) Irina Lucidi, mamma delle gemelle Alessia e Livia. Malgrado l’assenza di sviluppi e la forte ansia di questi giorni, l’entità dei mezzi messi a disposizione sono stati sottolineati da Irina Lucidi.

”Questa volontà, questa azione – ha detto – mi aiuta a mantenere la speranza di ritrovare le mie bambine, Alessia e Livia”, scomparse dopo aver trascorso un fine settimana con il padre Matthias Schepp, suicidatosi ai primi di febbraio senza lasciare taccia delle figlie. ”Non ci sono novità di rilievo, ma è importante cominciare a chiudere alcune possibilità”, ha aggiunto la donna in un incontro con la stampa poco lontano dai luoghi setacciati dalla polizia in seguito a una nuova testimonianza. Anche la polizia ha confermato che le ricerche, cui hanno partecipato 140 persone ed undici cani specializzati nella ricerca di cadaveri, ”non hanno permesso di portare nuovi elementi utili all’inchiesta. L’inchiesta continua tanto in Svizzera che in Francia ed in Italia”, ha affermato la polizia del cantone di Vaud in comunicato.

E Irina Lucidi, che in passato aveva criticato gli inquirenti elvetici, ha voluto ringraziare personalmente la polizia del cantone di Vaud, il procuratore e capi di polizia che ”hanno manifestato sensibilità e spirito di servizio”, ha osservato. I luoghi battuti in questi giorni dalla polizia non distano molto da Saint Sulpice, dove vivevano le due bambine, ed erano conosciuti bene dal padre, ha detto la mamma. La vasta operazione di polizia è scattata dopo una testimonianza che ”riferiva di un uomo che trascinava una valigia nei pressi della spiaggia del Boiron”, un piccolo fiume che sfocia nel Lago Lemano, all’ovest di Losanna. Il settore di ricerca, circa 2-3 chilometri per 150/400 metri, include la foce del Boiron e la zona lacustre, e ”oggetto di ricerche scrupolose dei gendarmi delle squadre del lago dei cantoni di Ginevra e Vaud con l’aiuto di un sonar e di un robot subacquatico filoguidato. Simultaneamente, degli ispettori della Polizia giudiziaria hanno intrapreso un’inchiesta di prossimità con 154 potenziali testimoni”, ha precisato la polizia nel comunicato Alessia e Livia (6 anni) sono state viste l’ultima volta a St-Sulpice il 30 gennaio nel primo pomeriggio dopo aver trascorso un fine settimana con il padre Matthias Schepp, poi gettatosi sotto un treno a Cerignola (Foggia) ai primi di febbraio.

Matthias Schepp soffriva per la separazione dalla moglie e madre delle bambine. In una delle lettere spedite alla madre della bimbe durante una sorta di fuga che lo ha condotto in Corsica e in Italia prima del suicidio l’uomo affermava che le bambine ”riposano in pace”.

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