Le gemelline sono in un lago? Nuove ricerche in Svizzera: ora si cercano i corpi

Pubblicato il 14 Aprile 2011 - 19:16 OLTRE 6 MESI FA

GINEVRA – Una nuova testimonianza ha fatto scattare in Svizzera una vasta operazione di ricerca per le due gemelline Alessia e Livia, scomparse dal 30 gennaio scorso. In tutto, 140 persone e cani specializzati nella ricerca sono stati mobilitati, ma nessuno elemento utile all’inchiesta è finora emerso, ha affermato oggi a Losanna la polizia elvetica. Le ricerche, che proseguiranno domani, venerdì, si sono concentrate all’ovest di Losanna e di Saint-Sulpice, nome della località sulle rive del Lemano dove vivevano le gemelline di sei anni.

La vasta operazione di polizia è scattata dopo una testimonianza che ”riferiva di un uomo che trascinava una valigia nei pressi della spiaggia del Boiron”, un piccolo fiume che sfocia nel Lago Lemano, domenica 30 gennaio, verso le ore 16, ha detto il portavoce della polizia del cantone di Vaud Jean-Christophe Sauterel. Potrebbe trattarsi, in ipotesi, del padre delle gemelle morto suicida in Italia il 3 febbraio.

La testimonianza è giunta in possesso degli inquirenti svizzeri lo scorso 6 aprile, ha detto la polizia che ha lanciato un nuovo appello a testimoni che potrebbero avere informazioni sulla presenza del padre delle gemelle nella regione il 30 gennaio. L’ultima testimonianza ”confrontata ad altri elementi dell’inchiesta è parsa molto interessante, soprattutto per quanto riguarda orari e luoghi dove poteva trovarsi il padre delle gemelle. Questo ha motivato le ricerche”, ha aggiunto il portavoce.

Circa 140, come detto, le persone impegnate nella battuta: sul posto anche la ‘brigata del lago’ per ricerche sott’acqua. ”Privilegiamo le ricerche con cani specializzati nella scoperta di cadaveri, undici cani che provengono da Austria, Francia, Zurigo e Berna e che esplorano un settore piuttosto ampio”, ha precisato il portavoce. Purtroppo, viene sottolineato, non è infatti possibile escludere alcuna ipotesi. ”Da quando le gemelle hanno lasciato la villa di Saint-Sulpice non abbiamo mai avuto prove della loro presenza, solo testimonianze. Tuttavia sia la pista di Montellimar (Francia) che la pista Corsica restano e sono oggetto di indagini della polizia francese. Non scartiamo nessuna ipotesi”, ha detto il portavoce.

Le gemelle sono state viste l’ultima volta a St-Sulpice il 30 gennaio nel primo pomeriggio dopo aver trascorso un fine settimana con il padre Matthias Schepp, poi gettatosi sotto un treno a Cerignola (Foggia) ai primi di febbraio. Matthias Schepp soffriva per la separazione dalla moglie e madre delle bambine, Irina Lucidi. In una delle lettere spedite alla madre della bimbe durante una sorta di fuga che lo ha condotto in Corsica e in Italia l’uomo affermava che le bambine ”riposano in pace”. Non ha fornito alcun dettaglio per consentire il loro ritrovamento.