LONDRA – Era bella, intelligente, dotata, ricca, piena di amici, l’anima dei party: Georgia Willson-Pemberton avrebbe potuto avere una vita stupenda, se l’anoressia non l’avesse uccisa. E’ morta per un’overdose di lassativi a 26 anni, mentre era ricoverata in una delle tante cliniche di lusso visitate negli ultimi 4 anni, da quando, nel 2008, aveva iniziato a perdere peso.
Troppo per una ragazza longilinea come lei. I suoi genitori l’avevano fatta curare da specialisti prima in Gran Bretagna, dove al famiglia Willson-Pemberton viveva, poi negli Stati Uniti.
Il crollo, ha raccontato il padre al Telegraph, era iniziato dopo il diploma alla prestigiosa Heathfiled School di Ascot, una scuola da 29mila sterline l’anno. Lì era la prima della classe. Aveva anche vinto diversi concorsi, sia nelle materie curriculari sia in ambito sportivo.
Bionda, bella, sorridente nelle foto di Facebook che la ritraggono in feste in varie parti del mondo. E’ morta lo scorso dicembre per un’overdose di lassativi. Da qualche anno per dimagrire prendeva anche quelli, quando proprio non riusciva a non mangiare. Su internet ne aveva acquistate seimila confezioni. Le nascondeva dappertutto per non farle vedere ai genitori. Ma quei quaranta chili per un metro e settantacinque di altezza, e di bellezza, non lasciava dubbi. Alla fine di quella ragazza è rimasto solo il corpo tanto odiato.