BERLINOC – Ha fatto sesso con la figlia per 34 anni ma la corte di Norimberga, in Germania, l'ha condannato a due anni e otto mesi di detenzione. Ma solo per incesto, scagionandolo dall'accusa di violenza sessuale.
Tra il pensionato sessantanovenne bavarese di Willmersbach e la figlia, oggi quarantaseienne, per il giudice Guenther Heydner non ci sono stati episodi di violenza sessuale: la donna non e' una testimone attendibile, ha stabilito la corte accogliendo la tesi della difesa.
La vittima di questa vicenda, che dalla relazione ha avuto tre figli – due dei quali sono morti – aveva accusato il padre di averla costretta con la violenza, dai dodici anni in poi, a continui rapporti sessuali, minacciandola di morte se avesse parlato. Un martirio durato decenni che per il padre, e oggi per la corte, non e' stato violenza.
L'uomo ha abusato dell'autorita' paterna, ha riconosciuto la corte, ma la vittima ha accettato la situazione, tra le altre cose, per garantirsi la protezione economica familiare, spiega la sentenza.
Complessivamente, il pensionato era stato accusato di 247 casi di stupro dalla procura, che aveva chiesto quattordici anni di carcere.