BERLINO – C’è anche la città di Bielefeld, in Westfalia, all’elenco di quelle in cui si sono registrate violenze e molestie a Capodanno: secondo il “Westfalen Blatt” 500 uomini avrebbero forzato l’ingresso in una discoteca, l’Elephant Club, e avrebbero molestato molte donne. La polizia ha confermato che sono arrivate le prime denunce di donne.
La notizia arriva mentre proseguono le indagini per individuare i responsabili di Colonia dove le denunce per la notte di San Silvestro sono intanto salite a 516 di cui, secondo quanto comunicato dalla polizia locale, nel 40% dei casi per molestie sessuali.
Secondo il ministro tedesco dell’Interno Heiko Maas, quanto accaduto a Colonia è stato pianificato e organizzato. Alla Bild, Maas ha detto: “Quando una tale orda si riunisce per commettere reati, è chiaro che ci sia dietro una pianificazione. Nessuno può dirmi che non fosse una cosa coordinata o preparata”.
Lo stesso Maas non ha escluso legami fra i fatti di Colonia e le aggressioni avvenute in altre città tedesche: “Tutti i collegamenti devono essere esaminati con attenzione. C’è il sospetto che siano stati scelti la data e il numero di persone”. Malgrado i rapporti di polizia parlino di aggressioni compiute soprattutto da rischiedenti asilo politico, il titolare del ministero dell’Interno invita a non trarre conclusioni affrettate sul comportamento in generale dei migranti, escludendo anche il fatto che il Germania la criminalità sia aumentata per effetto dell’arrivo nel 2015 di un milione di richiedenti asilo.
Continua intanto ad essere alta la tensione in Germania. Nella città di Colonia, nel pomeriggio di sabato 9 gennaio è stato interrotto il corteo organizzato dal movimento anti-islamico Pegida e dal partito di estrema destra ‘Pro Koehln‘ che si sarebbe dovuto svolgere in concomitanza con il flash mob organizzato dalle femministe per ricordare le donne molestate nella città tedesca la notte di Capodanno. Il corteo di Pegida è stato interrotto dalla polizia per evitare escalation di violenze dopo un lancio di petardi contro le forze dell’ordine.