Germania. Nel dopoguerra mitico Maggiolone ”resuscitato’ da ufficiali inglesi

Uno dei primi modelli del Beetle

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Difficile trovare al mondo qualcosa di così tipicamente tedesco come il Maggiolone. La mitica auto della Volkswagen ha infatti segnato un’epoca – prezzi abbordabili uniti a un design essenziale quanto originale – e risollevato le sorti dell’industria dell’auto nella Germania del dopoguerra. Pochi pero’ sanno che sono stati due ufficiali britannici  a salvare da morte certa il Maggiolone.

Ora, dopo 66 anni, i disegni che certificano la paternita’ di quell’operazione sono riemersi dall’oblio e verranno venduti all’asta. L’auto destinata a conoscere l’apogeo negli anni Sessanta e Settanta – quando gli hippies la chiamavano non un auto ma uno stato d’animo – entro’ infatti in produzione nel lontano 1933 e venne in qualche modo associata alla ripresa economica favorita dalle politiche di Adolf Hitler. La fabbrica che produceva l’utilitaria del Fuhrer entro’ pero’ a far parte dello sforzo bellico del terzo Reich e si dedico’ a rifornire la Luftwaffe.

Alla fine della guerra, tra bombardamenti e razzie perpetrate sia dai russi che dagli americani, dello stabilimento di Wolfsburg restava poco o niente. Quando nella spartizione post-bellica l’area passo’ sotto la competenza dell’esercito britannico, il colonnello Charles Radclyffe e il maggiore Ivan Hirst si avventurarono negli scantinati della fabbrica e con loro grande sorpresa trovarono i componenti per produrre l’ormai dimenticato Maggiolone.

Dei progetti originali non c’era pero’ traccia: spazzati via dal furore del conflitto. Ma i due ufficiali non si diedero per vinti. La prospettiva di poter produrre un veicolo tanto pratico e a così basso costo spinse i britannici a ricostruire i disegni del Maggiolone partendo dai pezzi di ricambio rinvenuti negli scantinati di Wolfsburg. Cosi’ nel 1946 la catena di montaggio torno’ a sbuffare. Primo ordine: 20mila auto per l’esercito di sua maesta’ (in verde militare, ovviamente).

Da allora di Maggioloni ne sono stati prodotti 21 milioni. La fabbrica venne restituita ai tedeschi nel 1949. ”L’influenza britannica sull’industria tedesca nel dopoguerra non puo’ essere ignorata”, ha detto al Times Toby Wilson, capo del dipartimento automobilistico della casa d’aste Bonhams. I disegni, che a quanto pare dovrebbero essere la copia personale del colonnello Radclyffe, appartengono ora a un anonimo venditore e hanno un valore stimato di 4mila sterline.

”Speriamo che la Volkswagen stessa possa essere interessata”, ha proseguito Wilson. ”Di certo pero’ i fan non mancano. Il Maggiolone e’ infatti un oggetto iconico, come la bottiglia della Coca-Cola o i jeans della Levi’s”.

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