Chiedono asilo in Italia. Giudice di Stoccarda dice no: “Lì trattamento inumano”

Pubblicato il 13 Luglio 2012 - 21:49 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Una famiglia di profughi palestinesi che chiedeva asilo in Italia si è trovata di fronte al no perentorio del giudice di Stoccarda: lì i profughi ricevono un trattamento “inumano e avvilente”, ha sostenuto il magistrato, sottolineando che la famiglia avrebbe trovato condizioni di vita “al di sotto della soglia di povertà”. La rivista Der Spiegel, che riporta il caso, affonda: la descrizione del giudice non riguarda il Paese di origine di chi chiede asilo, ma “uno Stato membro Ue, che si vanta di essere ospitale e che nonostante la crisi è la terza economia dell’Eurozona”.

Secondo il magazine i profughi vengono mal accuditi in Italia. E sono diversi i giudici che ”nei mesi scorsi hanno vietato il rientro dei richiedenti asilo”, proprio per questo motivo. Spiegel tiene conto anche della difficile situazione italiana: il Paese è sottoposto a una forte ondata migratoria, amplificata dagli effetti delle rivoluzioni della primavera araba: solo nel 2011, 60 mila profughi si sono imbarcati verso l’Italia. “E chi ce la fa – accusa der Spiegel – viene trattato in modo indegno”.

Dominik Bender, avvocato di Francoforte, riferisce al magazine che “le amministrazioni italiane cercano intenzionalmente, attraverso la strategia dell’impoverimento, di spingere la gente ad andare in altri paesi d’Europa”. Il governo tedesco non raccoglie però la denuncia della magistratura e della stampa tedesca e, secondo Spiegel, ”minimizza” la situazione. L’ufficio federale per la migrazione ha risposto che l’italia ”nonostante alcune mancanze e disservizi dispone di procedure di asilo adeguate agli standard europei”. E il Governo non ha voluto accettare il paragone con la situazione che i profughi incontrano in Grecia: ”Non è paragonabile”.