BERLINO, 26 GIU – In un caso che fara' giurisprudenza la corte d'appello di Colonia, in Germania, ha stabilito che la circoncisione per motivi religiosi e' un delitto perseguibile penalmente. E' quanto si legge nella motivazione della sentenza, pubblicata oggi, relativa al giudizio di un medico citato per aver circonciso un bambino di quattro anni. Nel caso specifico il medico non e' stato condannato perche' non era a conoscenza della rilevanza penale del suo intervento, condizione comprensibile considerato il vuoto legislativo in materia, ha riconosciuto la corte.
Tuttavia, hanno stabilito i giudici di Colonia, le circoncisioni devono essere considerate alla stregua di ''lesioni contrarie alla legge'' perche' ''violano l'integrita' fisica'' dei minori, e' scritto nella sentenza. Il caso era finito in giudizio perche' alcuni giorni dopo l'intervento il piccolo, figlio di genitori musulmani, era stato portato in ospedale per una perdita di sangue. I medici avevano allora allertato le autorita' e la procura aveva chiesto l'incriminazione del responsabile. Anche in primo grado il medico era stato dichiarato innocente, ma per altri motivi: il bambino era stato operato su richiesta dei genitori e la circoncisione era stata considerata come un ''trattamento tradizionale rituale'', avevano allora stabilito i giudici.