Germania, l'Italia? Un libro spiega perché è "brutta"

BERLINO, 14 OTT – 'Brutta, invece di bella Italia. Perche' il paese quasi non va salvato'. E' uno schiaffo a tutti gli italiani il libro del politologo Helmut Drueke, 'Italia – Economia, societa', politica', di prossima uscita in Germania, presentato oggi dal Tegesspiegel.

Un testo dal quale esce un affresco impietoso, che mette assieme debito pubblico, mafia, evasione fiscale, esodo dei giovani, disoccupazione, assenteismo, clientelarismo. Partendo dal debito degli italiani, il 120% sul Pil, Drueke parla del fenomeno dell'evasione: ''Stando alle dichiarazioni dei redditi e' un paese povero, solo il 2,2 dichiara di guadagnare oltre 70 mila euro all'anno. Mentre il 50% dichiara sotto i 15 mila euro''. Si va in pensione presto, la media e' 61 anni, e nel suditalia ''c'e' una delle regioni rimaste piu' indietro della intera Europa. Grande poverta', analfabetismo, criminalita' profondamente radicata''. ''Dove lo Stato e' debole – continua l'analisi – la mafia ha gioco facile''. Con un giro di affari di 135 miliardi all'anno. E a questo si aggiunge l'esodo dei giovani, il 25,4% dei quali e' disoccupato. Drueke passa poi del pubblico impiego: ''il tasso di assenza del 20,1% non viene sufficientemente perseguito''.

Fino al clientelismo che dilaga in politica. Le strutture del modo di pesare devono essere cambiate radicalmente, dice: ''via dal verticalismo verso una funzionalita''', che realizzi un vero sistema di check and balance. ''Ma condizione per questi cambiamenti – e' l'amara conclusione – sarebbe un consapevolezza collettiva degli italiani. Invece, purtroppo, una consapevolezza del genere, come l'identita' nazionale di molti italiani, sono ancora sottosviluppate''.

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