Germania, mamma uccide i cinque figli Germania, mamma uccide i cinque figli

Germania, mamma uccide i cinque figli e tenta il suicidio sotto la metro

In Germania cinque bambini sono stati trovati morti in una casa a Solingen, in Nordreno-Vestfalia. Ad ucciderli la giovane madre.

Orrore in Germania dove cinque bambini sono stati trovati morti in una casa a Solingen.

Secondo quanto appreso dalla Bild le vittime sono fratellini tra gli uno e gli otto anni.

Un sesto fratellino è stato trovato illeso.

La chiamata della nonna alla polizia

E’ stata la nonna dei ragazzi, che vive Moenchengladbach – che dista almeno 60 chilometri da Solingen – ad avvertire la polizia.

La donna ha chiamato la polizia dicendo che sua figlia, di 27 anni, aveva ucciso cinque dei suoi figli per poi scappare con un altro bambino con l’obiettivo di suicidarsi.

Il quotidiano aggiunge che la 27enne ha tentato di suicidarsi gettandosi sotto un treno della metropolitana alla stazione centrale di Dusseldorf, distante circa 35 chilometri da Solingen. 

La donna è sopravvissuta ed è gravemente ferita.

“Le indagini sono in corso e non  posso aggiungere nulla”, ha detto il portavoce della polizia di Wupperthal all’Ansa.

“I corpi senza vita sono stati rinvenuti in una casa privata in Hasselstrasse a Solingen”, ha aggiunto.

Poliziotti usciti in lacrime dall’appartamento

Nel tardo pomeriggio almeno 40 agenti di polizia si trovavano nell’appartamento al terzo piano del palazzo multi-condominiale di sette piani nel quartiere di Hasseldelle, a Solingen.

Lì la madre avrebbe ucciso cinque dei suoi figli in una tragedia familiare ad ora priva di risposte. Secondo alcuni testimoni citati dalla Neue Rhein Zeitung, i poliziotti sono usciti in lacrime dall’appartamento.

Gli inquirenti stanno cercando tracce e prove, ma nessuno si sbottona attualmente sulla dinamica. A quanto riferiscono i media locali, i corpi dei bambini si troverebbero tuttora nell’appartamento. Ci sono poche certezze nel caso, ma tante domande. Una su tutte: dove si trova il padre delle piccole vittime?

“Anch’io sono sotto shock”, racconta ai giornalisti accorsi sul posto una vicina di casa, che conosceva la donna e bambini. “Era una famiglia tranquilla… E’ tutto così incredibile”. Hasseldelle, ricordano i giornali, è un quartiere periferico come tanti, anche se non è noto per essere particolarmente “problematico”.

Solingen – cittadina di 158 mila abitanti del Nord-Reno Vestfalia – di raro appare nelle cronache nazionali. Con una, terribile, eccezione: fu qui che, nella notte del 28 maggio 1993, quattro giovani tedeschi appartenenti agli skinhead di estrema destra, con legami neo-nazisti, diedero fuoco alla casa di una grande famiglia turca.

Morirono tre ragazze e due donne, quattordici altri membri della famiglia tra cui diversi bambini rimasero feriti, alcuni dei quali gravemente.

Un episodio che portò a violente proteste delle comunità turche in diverse città tedesche ma anche a  grandi manifestazioni di solidarietà di tedeschi a favore delle vittime turche. Due anni dopo i responsabili dell’attacco furono condannati a pene detentive tra i 10 e i 15 anni. (Fonti: Ansa, Agi).

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