Germania. Oltre 1200 agenti contro la banda di motociclisti Hell's Angels

BERLINO – Tratta di esseri umani, corruzione, lesioni personali, traffico di armi, anche con estremisti di destra: oltre 1200 poliziotti tedeschi hanno partecipato il 24 maggio a un'operazione nel nord della Germania contro uno dei gruppi criminali piu' pericolosi del Paese, che si nasconde dietro l'associazione di motociclisti Hell's Angels.

Gli agenti, hanno reso noto le stesse forze dell'ordine e la procura, hanno perquisito all'alba 89 edifici tra bordelli, appartamenti e piccoli alberghi, soprattutto nel Land dello Schleswig-Holstein, nell'estremo nord del Paese. Cinque personaggi di punta dell'associazione sono stati arrestati. Contro altri due, gia' in carcere, sono stati spiccati altri mandati d'arresto.

In tutto la polizia ha eseguito 194 procedimenti istruttori contro 69 indiziati. Coinvolti anche un poliziotto, un dipendente dell'autorita' carceraria e un dipendente della citta' di Kiel, capitale dello Schleswig-Holstein, al centro dell'operazione della polizia del 24 maggio.

Che aspetto ha la mafia in Germania? Porta un giacchetto di pelle e guida moto custom, verrebbe da dire. In effetti le due principali bande motociclistiche del Paese, gli Hell's Angels e gli acerrimi nemici Bandidos (meno forti dei primi), si contendono da anni il controllo delle principali attivita' criminali: traffico e spaccio di droga, tratta di esseri umani e altre attivita' illecite, organizzate.

Ogni tanto la cronaca registra una sparatoria, un agguato, un'uccisione. Ma la percezione generale della pericolosita' di queste organizzazioni criminali – contro cui, specialmente nel nord del Paese, c'è 'tolleranza zero' – finora sembra essere sottovalutata nel senso comune.

Associazioni locali degli Hell's Angels sono state sciolte dai ministeri degli Interni di alcuni Laender dopo che era stata provata l'infiltrazione strutturale della criminalita' nelle loro file. Al momento, tuttavia, appare improbabile una messa al bando del gruppo a livello nazionale, per cui si e' detto scettico anche il ministro degli Interni Hans Peter Friedrich.

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