PARIGI – Un suicidio, o forse un attentato, comunque un atto intenzionale. Questo è lo scenario più probabile dietro lo schianto, altrimenti inspiegabile, del volo Germanwings finito sulle Alpi francesi lungo la rotta Barcellona-Dusseldorf.
Un esperto di sicurezza aerea intervistato dal Figaro dice che “l’ipotesi di un attentato o del suicidio del pilota in servizio rimasto nella cabina di pilotaggio potrebbe assumere spessore nelle prossime ore”. Il fatto è che, dalla scatola nera, emerge un dettaglio importante, riportato dal New York Times e non smentito dalle fonti ufficiali: il copilota è uscito dalla cabina per un motivo imprecisato (magari per andare alla toilette) e il comandante è rimasto solo. Il copilota ha bussato per farsi aprire, sempre con più insistenza, ma niente. Alla fine ha quasi cercato di sfondare la porta, ma dal comandante nessun cenno. Poi lo schianto.
E’ possibile che la porta si sia bloccata? Solo se il comandante l’ha intenzionalmente bloccata. Come si entra ed esce dalla porta della cabina? Lo spiega un comandante, che vuole rimanere anonimo, alla Stampa.
Lo scenario potrebbe essere questo: il copilota si allontana dalla cabina per una necessità, la procedura vorrebbe che a quel punto venisse chiamato in cabina un assistente di volo per non lasciare solo il comandante. Questo non succede, non si dovrebbe fare ma è prassi piuttosto frequente. Il copilota dopo qualche minuto torna davanti alla porta della cabina.
Apre semplicemente la maniglia? No, c’è un codice, serve come sicurezza contro eventuali terroristi. Quel codice apre la porta ma questo, sull’Airbus Germanwings, non succede. Scrive Luigi Grassia su la Stampa:
Poi come rientra l’altro pilota? «Deve farsi riconoscere e digitare un codice. Alcune compagnie, non tutte, hanno anche una telecamera esterna per riconoscere chi chiede di entrare».
Il codice sblocca la porta blindata? «Sì, ma dall’interno possono intervenire per impedire l’apertura».
E in questo caso? «Esiste un secondo codice di accesso che sblocca comunque la porta blindata entro 30 secondi. Ma anche dopo che è stato digitato questo secondo codice, chi si trova all’interno può intervenire prima dei 30 secondi e impedire l’apertura. Questo perché chi vuole entrare potrebbe essere costretto dalla minaccia delle armi».
Ma se la porta blindata non si è aperta vuol dire che il pilota all’interno ha impedito intenzionalmente che si aprisse? «È l’unica spiegazione logica che mi viene in mente. Non sarebbe bastato che il pilota all’interno stesse male. Temo che chi era chiuso dentro abbia fatto qualcosa di brutto. Dentro la cabina c’era solo lui, oppure c’era anche una hostess ma visto che non parlava a quel punto era già morta. E se la porta non si è sbloccata né col primo né col secondo codice, vuol dire che il pilota all’interno ha intenzionalmente impedito che si aprisse. Mi addolora arrivare a questa conclusione. Ma al momento, sulla base delle informazioni ancora incomplete che abbiamo, non riesco a pensare ad altro».
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