Bulgaria, “Le ossa di Sveti Ivan sono quelle di Giovanni Battista”

Pubblicato il 18 Giugno 2012 - 22:06 OLTRE 6 MESI FA

SOFIA – Le ossa trovate nel sottosuolo di una chiesa bulgara nel 2010 potrebbero essere quelle di San Giovanni Battista. La scoperta è stata fatta con una nuova datazione al carbonio 14 condotta dai ricercatori dell’Università di Oxford, in Gran Bretagna.

La falange esaminata dagli studiosi risale ai I secolo, l’epoca in cui, secondo la Bibbia e altri testi religiosi, sarebbe vissuto il predicatore.

Le ossa sono state scoperte nel 2010 da alcuni archeologi che scavavano sotto una chiesa nell’isola bulgara di Sveti Ivan, cioè San Giovanni. I resti umani erano stati sepolti in un piccolo sarcofago di marmo sotterrato vicino all’altare.

I ricercatori hanno provato a datare le ossa (una falange di mano, un dente e la parte anteriore di un cranio). Il risultato dato dall’esame con il carbonio attivo ha chiarito che i resti umani risalgono al I secolo, e non al III o il IV, come creduto inizialmente dagli studiosi.

Dall’esame del Dna risulta poi che quelle ossa appartenevano ad un uomo proveniente dal Vicino Oriente, appunto come Giovanni Battista. Lo stesso Giovanni Battista viene menzionato nelle iscrizioni in greco antico presenti sulla cassetta di tufo trovata vicino al sarcofago. Anche questa cassetta è stata analizzata, ed è risultato che proviene dalla Cappadocia, nella Turchia occidentale. Secondo gli studiosi bulgari la reliquia sarebbe arrivata sull’isola da Antiochia, città turca dove la mano destra del santo fu conservata fino al X secolo.