“Operai lavorano 3 ore al giorno” e gli Usa non investono: Italia? No, Francia

PARIGI – “Gli operai lavorano tre ore al giorno, hanno un’ora di pausa pranzo e altre tre ore le passano chiacchierando. I sindacati mi hanno risposto che è così, punto e basta”. Chi è che parla, il solito Marchionne a proposito della Fiat? Un potenziale investitore straniero in Italia che, fiutato l’andazzo, si guarda bene dall’investire quattrini da noi? Qualcuno di Confindustria? No, a parlare è sì un investitore straniero, nella fattispecie un americano della multinazionale dei pneumatici Titan International, ma a esser presi di mira sono i lavoratori francesi. L’azienda americana era intenzionata a rilevare la fabbrica Goodyear di Amiens, ma per i suddetti motivi ha lasciato perdere.

“Ho visitato questa fabbrica diverse volte – ha fatto sapere il signor Maurice Taylor, presidente della Titan,  in una lettera al ministro francese del rilancio Economico, Arnault Montebourg – I dipendenti francesi guadagnano molto ma lavorano solo tre ore al giorno. Spendono un’ ora per la pausa pranzo, chiacchierano per tre ore e lavorano le restanti tre ore. L’ho detto ai sindacati francesi. Mi hanno risposto che in Francia è così”. Certo, difficile immaginare che un governo socialista come quello del presidente Hollande stringa per avere regole più ferree per il mercato del lavoro. Per dirla con il Sole 24 Ore, che racconta la vicenda:

Paese con i conti pubblici sempre più in bilico, accusato spesso di un lento declino industriale a causa di una classe politica pavida che rifugge da decenni il varo di coraggiose ma impopolari riforme strutturali per timore della risposta giacobina della piazza.

Italia? No, Francia.

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