Gran Bretagna, i carcerati usano facebook per continuare a minacciare le vittime

LONDRA – Minacce, intimidazioni e provocazioni su Facebook, dalla 'comodita'' della propria cella in carcere. Secondo quanto rivela oggi il Daily Mail, i criminali in prigione, assassini inclusi, utilizzano regolarmente il sito sociale per contattare le loro vittime e le loro famiglie. Alcuni carcerati hanno continuato a gestire i loro imperi criminali dalla cella proprio grazie al social network.

Ai detenuti e' vietato accedere a internet, ma riescono a farlo comunque usando telefoni cellulari introdotti illegalmente in prigione. Negli ultimi due anni, quasi 350 di essi sono stati 'beccati' a inviare messaggi su Facebook. Queste sono le statistiche ufficiali, ma si teme che il numero sia in realta' molto piu' alto.

Secondo le associazioni che rappresentano le vittime di crimini, il fatto che i colpevoli possano mettersi in contatto e 'punzecchiare' le loro vittime rappresenta una forma di tortura. Javed Khan, dell'organizzazione Victim Support ha detto: ''Il fatto che i criminali possano usare Facebook dalla prigione trasforma la loro pena in una caricatura. E' una questione di 'oltre il danno la beffa,' quando lo usano per minacciare vittime e testimoni'' .

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