Gran Bretagna: un arcivescovo nero tradizionalista per Canterbury?

LONDRA – Il prossimo arcivescovo di Canterbury potrebbe essere un nero africano: l'arcivescovo di York, John Sentamu e' in pole position per diventare il prossimo capo spirituale della Chiesa di Inghilterra dopo le dimissioni dell'ultimo primate, Rowan Williams.

Sentamu, un tradizionalista che ieri ha presieduto alle funzioni del Giovedi' Santo a fianco della Regina Elisabetta (il sovrano e' il Supremo Governatore della Church of England) sarebbe il favorito non solo all'interno delle congregazioni britanniche ma anche della maggioranza delle altre 37 province anglicane nel mondo e delle sfere cattoliche, sia nel Regno Unito che a Roma, scrive oggi il Times.

''E' un devoto seguace dell'arcivescovo Oscar Romero e porta la croce di legno'', ha detto al quotidiano britannico una fonte ben informata. Romero, l'arcivescovo di San Salvador, fu assassinato in chiesa nel 1980: il primo arcivescovo ucciso sull'altare dopo Thomas Beckett, assassinato nel 1170 si dice per conto di re Enrico II. Le croci di legno di mons. Sentamu sono fatte in Salvador e vendute in Gran Bretagna da una ong cattolica.

Sentamu viene dall'Uganda: nato 62 anni fa a Kampala, avvocato presso la Alta Corte Ugandese, in carcere per 90 giorni sotto Idi Amin, e' fuggito a meta' degli anni Settanta in Gran Bretagna, dove ha studiato teologia a Cambridge. Come Arcivescovo di York (dal 2005) siede nella Camera dei Lord.

L'ultima parola su chi sara' il successore di Williams (e in un certo senso di Beckett, dal momento che, prima della Riforma, l'arcivescovo di Canterbury era il Primate cattolico d'Inghilterra) spetta al primo ministro David Cameron che dovra' scegliere, in nome della Regina, su una rosa di due candidati presentati entro fine maggio dalla Commissione Nomine della Church of England dopo una vasta consultazione condotta per la prima volta anche su Twitter. Sentamu, un conservatore con l'occhio attento a temi sociali come la poverta', i valori della famiglia e il futuro dei giovani, ha oltre 20 mila seguaci su Twitter. E' anche il favorito di molti Tory oltre che dei bookmaker che fin dal 2010 indicavano in lui il successore naturale di Williams.

Contrario ai matrimoni gay, l'arcivescovo di York ha una sola pecca agli occhi dei 'falchi' anglicani: all'epoca del Royal Wedding diede la sua benedizione al fatto che il principe William e la fidanzata Kate vivessero insieme prima delle nozze sostenendo che ''il loro impegno per un futuro in comune e' molto piu' importante. Viviamo in un'era in cui per molte coppie vogliono assaggiare il latte prima di comprare la mucca''.

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