LONDRA – Prima lo hanno colpito con un mattone e poi lo hanno accoltellato per rubargli il videogame Grand Theft Auto 5 che il ragazzo di 23 anni aveva appena comprato. Tre ragazzi di 15, 17 e 18 anni sono stati arrestati a Londra per l’aggressione al giovane, scrive Dagospia. Il gioco che riproduce la violenza nelle strade è appena uscito sul mercato e l’aggressione aumenta le polemiche tra la violenza del videogame e la realtà.
Era il 1997 quando il videogame uscì sul mercato. Le domande sulla connessione fra violenza dei videogiochi e fatti reali avvenuti in strada o a scuola ad opera di adolescenti fruitori di videogiochi era ancora agli albori. Grand Theft Auto permetteva al giocatore di conquistare una città, Vice City, in termini di ricchezza e potere, con ogni mezzo possibile, lecito o illecito. Sparare alla testa di un poliziotto era un obiettivo comune.
Ora la quinta serie prosegue in quel sentiero, dando un volto e un nome ai protagonisti e magari cercando di regalare anche un po’ di redenzione. C’è Michael, ad esempio, criminale in pensione che si vuole lasciare il mondo degli illeciti alle spalle, vuole essere un buon padre e pensare alla famiglia, ma naturalmente ci sono sparatorie, furti, sopraffazioni a volontà nella tradizione del popolare videogioco.
Dal punto di vista della sua produzione si tratta di uno dei videogame più costosi mai ideati, realizzarlo è costato 170 milioni di dollari, secondo lo sviluppatore scozzese Rockstar North, ideatore della serie, ma ha già conquistato critiche molto positive e le spese, visto il successo delle prime edizioni del gioco e le recensioni di questa quinta serie, probabilmente rientreranno molto presto.
Un miliardo di fatturato è previsto ad un anno dall’uscita sul mercato e le code chilometriche nelle rivendite dalla mezzanotte di ieri sono una garanzia di successo. Il gioco è disponibile dal 17 settembre anche in Italia, su console PlayStation 3 e Xbox 360, ma a Londra la violenza ha già fatto il suo corso.