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Great Train Robbery, forse identificato il terzo uomo della rapina del secolo al treno della Royal Mail

di Caterina Galloni |16 Giugno 2022 13:49

Great Train Robbery, forse identificato il terzo uomo della rapina del secolo al treno della Royal Mail (Foto Ansa)

E’ stato forse risolto il mistero del terzo uomo della Great Train Robbery, la rapina ferroviaria al treno postale Glasgow-Londra, la più grande del secolo, avvenuta l’8 agosto 1963. L’identità è emersa nei file segreti di Scotland Yard.

È un mistero che ha affascinato il pubblico per più di 50 anni: chi era il “terzo uomo”? Secondo quanto riportato dal Sun, prove convincenti indicano l’ex pugile Billy Ambrose come l’ultimo dei tre uomini scappati con il bottino da 2,6 milioni di sterline.

La rapina al treno della Royal Mail, la Great Train Robbery

La gang di 15 uomini rapinò un treno della Royal Mail da Glasgow a Londra nell’agosto 1963.

A capo della gang c’era il criminale Bruce Reynolds, e su tutti pendeva una taglia di oltre 50 milioni di sterline attuali.

Nove rapinatori furono arrestati immediatamente mentre Reynolds e il complice Buster Edwards fuggirono in Messico e Jimmy White per anni è stato latitante nel Regno Unito.

Tre uomini senza nome erano riusciti a farla franca, compresi due scoperti dal Sun, Harry Smith e Danny Pembroke.

Il terzo uomo e l’identikit

E ora il tabloid britannico rivela come Eastender Billy, morto nel 2009, somigliasse molto all’identikit del terzo rapinatore non identificato visto dai testimoni vicino al nascondiglio della Leatherslade Farm della famigerata gang.

L’intelligence della polizia fornisce ulteriori indizi su Ambrose e altri sospettati di coinvolgimento nella rapina.

Lo scrittore Andrew Cook ha avuto accesso ai documenti di una revisione segreta del cold case da parte di Scotland Yard effettuata 13 anni dopo l’audace rapina che ha tenuto col fiato sospeso la nazione.

L’indagine congiunta della sezione di intelligence criminale C11 di Yard e del comando anticorruzione A10 è stata provocata dall’arresto di Ambrose nel 1976 per frode bancaria non correlata.

I controlli sui precedenti penali hanno sollevato dei sospetti che fosse il terzo uomo.

L’ipotesi: rapinatori aiutati da poliziotti corrotti

In un nuovo libro, Cook rivela come sia stata sollevata anche la preoccupazione che i rapinatori siano stati aiutati da poliziotti corrotti.

Fino ad oggi, la polizia non ha mai ammesso che qualcuno della gang sia sfuggito alle loro grinfie.

Ma ora i file di Scotland Yard rivelano che due dei rapinatori non sono stati catturati, Harry Smith (Bert) e Danny Pembroke (Sid), sono stati precedentemente scoperti da The Sun.

Entrambi erano stati arrestati per la rapina, ma non c’erano prove sufficienti per accusarli.

Il dossier di prove citate nel libro di Cook, “No Case To Answer: The Men Who Got Away With The Great Train Robbery” getta forti sospetti su Ambrose.

Le indagini con l’MI5 per arrestare i rapinatori del treno Royal Mail

A seguito di un’indagine congiunta della polizia e dell’MI5, era stato arrestato con altre 13 persone e accusato di frode per assegni bancari internazionali multimilionari.

Cook ha spiegato: “Questo ha spinto i revisori del cold case della rapina al treno a riesaminare il caso per capire se fosse coinvolto”.

Fino ad ora, si pensava che i tre rapinatori non catturati fossero sfuggiti alla giustizia perché avevano tenuto i guanti mentre si trovavano nel nascondiglio della fattoria della gang.

Great Train Robbery, rapinatori liberi grazie ad agenti corrotti?

Ma i file della revisione del 1976 rivelano come il nuovo comando anti-corruzione A10 di Yard sospettasse che forse erano rimasti liberi grazie all’aiuto di agenti corrotti.

Tre anni dopo la rapina, il detective Frank Williams, è stato identificato dal famigerato capo di un’organizzazione criminale Charlie Richardson come uno dei numerosi agenti che aveva pagato.

Ma non è mai emersa nessuna prova contro gli agenti citati da Richardson, sebbene il gangster fosse uno stretto collaboratore dei rapinatori Smith e Pembroke.

Smith si è arreso mesi dopo la rapina al treno e ha fatto in modo che £ 50.000 in contanti fossero trovate in una cabina telefonica dalla polizia e avrebbe potuto essere inteso come una tangente. 
Pembroke, nel frattempo, aveva investito una grossa somma del bottino in una sfortunata impresa mineraria sudafricana.

Ambrose in seguito fu condannato per una rapina in una fabbrica di penne stilografiche dell’East End e sbattuto in carcere per cinque anni.

L’indagine C11 e A10 si è concentrata su un elenco di sei sospetti dove erano certi, si trovasse il terzo uomo.

I detective si sono concentrati su Ambrose e sul bookmaker del sud di Londra Derek “Ding Dong” Ruddle, ma hanno concluso che il primo era il più probabile.

Billy Ambrose il terzo uomo della rapina al treno della Royal Mail?

Nato a East London il 21 settembre 1929, le ambizioni di Ambrose di diventare un pugile professionista finirono quando la sua licenza fu revocata nel 1952 dopo essere stato multato per aver ricevuto merce rubata.

In seguito è stato condannato per la rapina alla fabbrica di penne stilografiche.

Mentre era in carcere e dopo che sua moglie aveva dato alla luce il figlio, Ambrose è scappato dall’ospedale accanto a Wormwood Scrubs, dove era stato ricoverato per un piccolo intervento chirurgico, ma era stato immediatamente riacciuffato. 

Dopo aver scontato la pena di cinque anni, ha aperto un bar nell’East End che all’epoca fece notizia: nel 1960 durante una rissa, Ambrose era stato colpito allo stomaco e un altro uomo era morto per ferite da arma da fuoco.

Ambrose ha inoltre aperto un pub a Whitechapel a nome della moglie.

L’arresto di Billy Ambrose

Il team di revisione del cold case riteneva che Ambrose fosse ancora un criminale attivo al momento della rapina al treno e oltre.

Un anno dopo la rapina, è stato arrestato a Parigi per una grossa frode sugli assegni ed è finito in galera per 18 mesi.

I dettagli della condanna di Ambrose in Francia erano sorprendentemente assenti dal fascicolo di Scotland Yard e sono venuti alla luce solo durante i controlli dell’Interpol.

A quel punto, Ambrose era un uomo ricco. A metà degli anni ’60 aveva acquistato una partecipazione principale in un’officina dell’East End, W. Cahill and Son, e l’aveva trasformata in un business internazionale. 

Aveva anche aperto un ufficio scommesse a Soho e nel 1975 si era trasferito dalla modesta casa a Plaistow in una grande abitazione a Esher, nel Surrey.

Ambrose aveva acquistato la proprietà di Plaistow da un collega sospettato di rapina al treno, Harry Smith, che l’aveva rivenduta tramite un intermediario.

L’identikit, il processo, l’assoluzione

Altrettanto significativa è la descrizione fornita da due testimoni che avevano contribuito a fare l’identikit di un rapinatore dalla faccia piena con i capelli all’indietro che corrispondeva ad Ambrose.

Cook osserva che l’unica altra persona appartenente alla gang con la faccia tonda era Buster Edwards, ma che durante la rapina era altrove.

La revisione del cold case fu abbandonata nel 1978 quando Ambrose fu l’unico dei 13 imputati ad essere assolto all’Old Bailey dalla frode a Parigi.

Ma le spese legali lo avevano colpito duramente nelle finanze: quando nel 2009 è morto a 79 anni, aveva perso tutto e viveva in una casa rifugio con la moglie Elizabeth.

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