Grecia: bomba ad Atene, un morto e due feriti

Una bomba è esplosa nella serata di domenica 28 marzo in un quartiere residenziale di Atene uccidendo un immigrato afghano di 15 anni e provocando il ferimento della madre e della sorella di 10 anni. L’attentato, secondo la polizia, è avvenuto alle 22:50 locali (le 21:50 italiane) davanti alla Scuola per la formazione dei funzionari pubblici nel distretto di Patassia, situato nella zona ovest della capitale greca.

A causa dell’elevata potenza dell’ordigno, il giovane è morto sul colpo e il suo corpo è stato orrendamente mutilato. La sorella è stata trasportata in ospedale e le sue condizioni sarebbero gravi. Le condizioni della madre, di 44 anni, non destano invece preoccupazioni.

L’esplosione ha danneggiato anche diverse auto e alcuni edifici L’ordigno era stato abbandonato un un sacchetto, stando alle informazioni rese note dall’anti-terrorismo, ed è esploso proprio mentre la famigliola di immigrati afghani stava transitando sul posto. Non vi sono state rivendicazioni e non è del tutto chiaro quale potesse essere l’obbiettivo degli ignoti attentatori. In genere queste azioni sono precedute da una telefonata anonima ma, stando a quanto reso noto dalle autorità, in questa circostanza non c’è stata.

In Grecia sono attivi vari gruppi anarchici e dell’estrema sinistra che sono tornati ad essere particolarmente agguerriti dal dicembre 2008, quando ad Atene un agente uccise un ragazzo di 15 anni durante una manifestazione anti-governativa. Oltre a una serie ricorrente di proteste, da allora si sono succeduti anche diversi attentati contro edifici pubblici o di interesse economico e diplomatico. La scorsa settimana tre bombe sono esplose davanti alla sede di Atene di un movimento di estrema destra, davanti a un ufficio per l’immigrazione e di fronte all’abitazione di un leader della comunità pachistana.

I tre attacchi, senza morti e feriti, sono stati rivendicati dai ‘Nuclei di fuoco’, un gruppo che sostiene di battersi contro le discriminazioni razziali. Lo stesso movimento aveva rivendicato la responsabilità per l’esplosione del 9 gennaio scorso davanti al parlamento di Atene. L’ultimo attentato che in Grecia aveva provocato danni alle persone risale allo scorso ottobre quando alcuni sconosciuti aprirono il fuoco contro un commissariato di Atene ferendo sei agenti di polizia.

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