ATENE – Al momento sono circa 74 i morti accertati finora negli incendi [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] che, in Grecia, stanno devastando l’Attica da est a ovest, i più gravi da undici anni a questa a parte.
Il bilancio è ancora provvisorio dato che i vigili del fuoco sono ancora a lavoro per cercare di domare le fiamme: degli oltre cinquecento feriti, una ventina sono bambini. Secondo quanto riferisce la Croce Rossa, tra questi minori, almeno 16 si trovano in gravi condizioni.
Il sindaco di Rafina (una delle cittadine dell’Attica più colpite) Evangelos Bournos, ha detto alla tv greca di temere che le vittime degli incendi possano essere “oltre 100″ aggiungendo che 1.500 case sono state distrutte dalle fiamme e migliaia sono gli sfollati: “Non ho mai ricevuto alcun ordine di evacuazione dalle zone in fiamme”, ha sottolineato il sindaco.
La Farnesina fa sapere che non vengono segnalati dispersi italiani. E sempre l’Italia accoglie l’appello del governo greco, mandando due Canadair dei vigili del fuoco che saranno operativi già nella giornata di mercoledì.
Ad essere stati colpiti in questa località turistica, sono sia gli abitanti del posto sia i tanti turisti. Cinque cadaveri sono stati recuperati in mare in al largo delle coste di Artemida, a sei miglia nautiche da Rafina. Un uomo è affogato tentando di scampare alle fiamme. Recuperati anche i corpi di tre donne e un bimbo. E si teme per la sorte di due turisti danesi che, insieme ad altre persone messe in salvo, hanno utilizzato un gommone per sfuggire ai roghi. Sono infatti molti che hanno utilizzato il mare per scappare dai roghi. La Guardia Costiera greca, fino ad ora ha salvato in acqua circa 700 persone.
Gli incendi stanno devastando in particolare la zona delle grandi pinete che si trovano attorno ad Atene. Quando è scoppiato l’incendio, anzi, gli incendi, c’era allerta meteo da giorni sulle condizioni favorevoli ai roghi. E’ statisticamente impossibile pensare che si siano sviluppati 50 roghi quasi contemporaneamente. Quando i vigili del fuoco erano impegnati nella zona che ha fatto più vittime, sono scoppiati altri incendi. Non può essere una casualità”, ha detto un testimone, Lefteris Stoukogeorgos, che al momento si trova nei luoghi più colpiti dagli incendi, nella regione di Rafina, in Attica.
La situazione è drammatica: migliaia le persone evacuate, la località di Mati, la più colpita, è incenerita e non esiste praticamente più. Il fumo denso ha raggiunto anche la capitale Atene, dove il Partenone appare avvolto da una nube fitta. Il governo greco ha chiesto aiuto all’Europa. Anche la Turchia, storicamente ‘rivale’ della Grecia, ha deciso di collaborare.
Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. “Nulla resterà senza risposta” sulle cause, ha detto il premier greco. Il governo sospetta fortemente che gli incendi siano di origine dolosa, visto che le fiamme sono divampate in luoghi diversi. Lo stesso Tsipras aveva parlato di “incendi asimmetrici”. Alcuni media greci ipotizzano, inoltre, che piromani siano entrati in azione per saccheggiare le case abbandonate dai turisti o per motivi di speculazione edilizia, problema molto forte e sentito nella zona.
Le immagini di Mati “ricordano lo scenario macabro di Pompei”: i soccorritori hanno trovato tra l’altro i corpi carbonizzati di due donne morte abbracciate ai loro bimbi. Alcune persone hanno cercato di sfuggire alle fiamme correndo verso il mare, ma una scogliera li ha costretti a tornare indietro per cercare un’altra via di fuga, e non ce l’hanno fatta.
“Ho visto cadaveri, auto bruciate, mi sento fortunata ad essere viva. Mati non esiste nemmeno più come insediamento”. E’ la testimonianza di una donna sopravvissuta agli incendi alla tv greca Skai, ripresa dai media internazionali. Mati è una località turistica costiera nella regione di Rafina, a circa 40 chilometri a nordest di Atene. Qui si conta il maggior numero di vittime, morte nelle loro case o nelle auto decine di auto carbonizzate (foto Ansa).