Grecia, studente ucciso da un colpo di pistola: condannato il poliziotto che sparò ad Alexandros

L’agente di polizia greco Epaminondas Korkoneas è stato condannato oggi all’ergastolo da un tribunale di Amfissa (150 km da Atene) per l’omicidio del giovane Alexandros Grigoropoulos, ucciso ad Atene nel dicembre 2008. Un secondo agente, Vassili Saraliotis, è stato condannato a 10 anni per complicità.

Il processo, iniziato il 15 febbraio, si era concluso il 24 settembre scorso. I giudici hanno accolto in pieno la tesi dell’accusa per Korkoneas. Per Vassili Saraliotis, il collega di Korkoneas che si trovava con lui, accusato di complicità nel crimine, la corte deve ancora decidere se accordagli le attenuanti generiche, che farebbero la differenza fra 10 e 20 anni. La famiglia di Grigoropoulos ha accolto in silenzio la deliberazione del tribunale.

La difesa di Korkoneas, 38 anni, ha sostenuto durante il lungo processo che questi avrebbe sparato alcuni colpi in aria per rispondere alla provocazione di un gruppo di giovani, fra cui il quindicenne Grigoropoulos. Ma il medico legale, pur rivelando che il colpo di pistola al torace che provocò la morte raggiunse la vittima di rimbalzo, per aver colpito una colonnina spartitraffico, ha sostenuto che l’arma era puntata ad altezza d’uomo, come affermato da alcuni testimoni, che hanno escluso anche qualsiasi provocazione da parte del giovane studente.

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