I blitz in Francia minuto per minuto: elicotteri, lo scatolone, le bombe…

I blitz in Francia minuto per minuto: elicotteri, lo scatolone, le bombe...
Gli ostaggi liberati fuori dal negozio ebraico

PARIGI – Elicotteri, bombe, spari, uno scatolone… Questi gli elementi del doppio blitz delle teste di cuoio francesi: uno a Vincennes, l’altro a Dammartin, che hanno portato all’uccisione dei tre jihadisti. Il dramma della Francia, sotto assedio da due giorni dalla strage al Charlie Hebdo, alla fine si è concluso in una manciata di minuti.

Da una parte c’è una tipografia a Dammartin en Goel, dentro ci sono i fratelli Kouachi, autori della strage al Charlie Hebdo, e rintanati nell’edificio con un ostaggio e un’altra persona nascosta in una scatola di cui i due ignorano l’esistenza. Dall’altra c’è un negozio di alimentari ebraico, a Porte de Vincennes, estremità orientali di Parigi, dove un altro jihadista, Amedy Coulibaly, ha preso cinque ostaggi, tra cui un neonato.

Ore di trattative con la polizia da entrambe le parti, poi i due blitz sono scattati quasi contemporaneamente. Un’azione rapidissima dei corpi speciali francesi chiude la partita con gli attentatori di Parigi, in fuga da mercoledì.

Alle 17,01 di venerdì i primi spari ed esplosioni alla tipografia di Dammartin, 40 chilometri a nord est della capitale, dove i due killer della strage di Parigi erano asserragliati da venerdì mattina con un ostaggio, Michel Catalano, il titolare 27enne della tipografia. I due fratelli franco-algerini erano usciti dalla tipografia sparando con i kalashnikov contro le teste di cuoio che stavano per irrompere nell’edificio. Un poliziotto è rimasto ferito. I due terroristi sono morti. L’ostaggio è stato liberato e portato via dall’edificio con un elicottero.

Ma nella tipografia c’era anche un secondo ostaggio, di cui i fratelli Kouachi non sospettavano la presenza: si tratta di Lilian, un grafico 27enne della tipografia. “Mi sono nascosto in uno scatolone in una sala climatizzata al primo piano, penso che abbiano ucciso tutti, dite alla polizia di intervenire”, è il messaggio inviato dal giovane in mattinata alla famiglia. Pare che l’uomo sia stato anche in contatto con la polizia.

A pochi minuti dalla prima azione, si sono sentite cinque forti esplosioni anche a Parigi, è la polizia che si fa largo per entrare nel negozio, il supermercato kosher Hyper Cacher, che si trova alla Porte de Vincennes. Lì dove l’uomo, con la compagna, Hayat Boumeddiene, 26 anni, sua complice, si era barricato con diversi ostaggi. Il numero non è chiaro, alcuni di loro si erano nascosti nella cella frigorifera. Anche il secondo blitz ha portato all’uccisione del killer. Il bilancio di questo secondo sequestro è più grave: 5 morti, quattro ostaggi più l’attentatore 32enne Amedy Coulibaly, ucciso nel blitz della polizia. Non è chiara la sorte della Boumeddiene: secondo alcune fonti sarebbe riuscita a fuggire (lo riferisce la Cnn, precisando che sarebbe uscita insieme agli ostaggi), ma c’è chi mette addirittura in dubbio la sua presenza nel minimarket.

Tre dei prigionieri sarebbero stati uccisi prima del blitz delle forze speciali francesi nel supermercato. Anche in questo caso non è chiaro se siano stati uccisi quando il sequestratore è entrato, sparando, nel negozio, oppure in seguito, facendo così scattare il blitz della polizia.

 

L’attacco al supermarket:

L’attacco alla tipografia:

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