Il Guardian attacca Zaia: “Promuovere il McItaly è un tradimento nazionale”

Matthew Fort, critico gastronomico del Guardian e amante dei sapori e della cucina italiana ha scritto sulle pagine online del quotidiano britannico un articolo al vetriolo contro il ministro delle Politiche agricole italiano Luca Zaia.

Fort accusa il ministro leghista di aver esaltato e pubblicizzato il McItaly, il nuovo panino di McDonald’s fatto con soli prodotti italiani. Secondo il critico del Guardian il McItaly è solo «un miscuglio diabolico di crema di carciofi, formaggio asiago e lattuga» e ha affermato che la decisione di promuovere questo prodotto da parte del ministro italiano è stato «un atto mostruoso e un tradimento nazionale».

La risposta di Zaia non si è fatta attendere. In una lettera inviata al direttore del quotidiano inglese il ministro dell’Agricoltura, candidato alla presidenza del Veneto dalla Lega e dal Pdl, dichiara di non essere affatto sorpreso dall’articolo, ma sottolinea che ciò che l’ha più colpito è il tono ingiurioso e volgare usato da Fort: «La sinistra e i suoi megafoni continuano ad abbaiare alla luna, sempre più lontani dai reali problemi e chiusi nella loro sterile ortodossia mentale, che danneggia ogni tipo di sviluppo e ostacola una visione chiara della realtà. Con rammarico, vogliamo dare una brutta notizia a questa sinistra: Stalin è morto. E siamo certi che non si è mai seduto in un McDonald’s, cosa che invece fanno migliaia di ragazzi europei tutti i giorni».

Il ministro poi ha elencato le difficoltà che gli agricoltori europei stanno vivendo in questo periodo e afferma che «l’operazione McItaly porterà ogni mese nelle tasche dei contadini italiani 3.488.000 euro di nuove entrate». Inoltre, continua Zaia, «ciò consentirà ai clienti di McDonald’s di mangiare un panino sano fatto con soli prodotti italiani». Il ministro si augura che l’operazione McItaly «convinca le persone ad abbandonare il cibo spazzatura in favore di un’alimentazione più sana». Infine l’ultimo attacco ai critici: «Siamo certi di convincerli. Diverremo dei moderni gesuiti e cercheremo di convertire gli infedeli di sinistra, che non si sono mai sporcati le mani lavorando nei campi».

Dopo aver letto la dura lettera del ministro, il critico britannico Fort, nella migliore tradizione dei botta e risposta, si dichiara ancora più convinto delle sue invettive contro il ministro e afferma che la vicenda ha avuto ripercussioni internazionali: «Ritengo sbagliata la risposta di Zaia perché con il suo attacco alla gente di sinistra, agli ex compagni e ai vecchi stalinisti non affronta il vero problema: il fallimento del governo nel proteggere il patrimonio unico del prodotto artigianale italiano. È un’immagine deprimente del divario che esiste in Italia tra la vita politica e quella dei cittadini».

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