PARIGI – Ieri ha ucciso una vigilessa aprendo il fuoco a Montrouge. Oggi ha attaccato un supermercato kosher frequentati da ebrei a Porte de Vincennes e ha preso in ostaggio cinque persone. Il terzo killer Amedy Coulibaly, che conosceva i due terroristi della strage nella redazione di Charlie Hebdo, gira per Parigi a seminare sangue. Con lui anche una ragazza, Hayat Boumeddiene, che avrebbe partecipato alla sparatoria di Mountrouge. Dopo il loro attacco la prefettura di Parigi ha deciso la chiusura di tutti i negozi di Rue de Rosier, il cuore del quartiere ebraico di Parigi, Marais.
Intorno alle 13 del 9 gennaio Coulibaly ha fatto irruzione, pesantemente armato, in un negozio di alimentari kosher (cibo fatto secondo i canoni ebraici) e ha preso in ostaggio almeno 5 persone, tra cui donne e bambini.
“Sapete chi sono“, ha gridato l’uomo, già identificato dalla polizia come il killer di Montrouge, mentre decine di poliziotti hanno circondato il supermercato. Il killer ha poi aperto il fuoco contro gli ostaggi, uccidendone due.
Coulibaly, 32 anni e di origine africana, ha pesanti precedenti giudiziari per traffico di stupefacenti e atti di violenza. Con lui anche Hayat Boumeddiene, 26 anni., e probabilmente sua fidanzata.
La comunità ebraica francese è da tempo nel mirino dei terroristi islamici, che hanno colpito, nel 2012, una scuola ebraica a Tolosa.
Le immagini dell’assedio al negozio di alimentari kosher (Twitter)
L’omicidio della vigilessa (LaPresse)