Immigrati: dal 1994 15 mila morti in viaggio verso Ue

ROMA – Dal 1994 a oggi sono più di 15.000 le persone che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere la salvezza in Europa. E un numero incalcolabile si pone a rischio di altre gravi violazioni dei diritti umani, come hanno dimostrato i recenti eventi in Libia. E' quanto denuncia il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati, in occasione della commemorazione mondiale, il 10 dicembre, della Dichiarazione universale dei diritti umani.

''Anche coloro che riescono ad arrivare in Europa non possono ritenersi al sicuro'', spiega un documento dell'organizzazione religiosa, osservando come ''la politica UE che prevede il respingimento dei richiedenti asilo nello stato membro di primo ingresso non tenga conto degli ampi margini di variazione nelle pratiche nazionali di asilo in termini di qualità, accesso e salvaguardie''. Di conseguenza ''molti rifugiati rischiano arbitri, e possono essere rimpatriati, direttamente o indirettamente, nei loro paesi di origine – in violazione della legge internazionale sui rifugiati e i diritti umani''.

Gestione cookie