Si impicca dopo una lite con la fidanzata: lei gli aveva tirato contro l’anello di fidanzamento

LONDRA – Matthew Oliver, 28 anni, si è impiccato dopo una lite con la fidanzata, e a trovare il corpo senza vita il giorno successivo è stata proprio Lauren Clarke. Accanto a Oliver c’era un mazzo di fiori che aveva comprato alla fidanzata per scusarsi di un altro litigio. A scatenare la disperazione di Oliver sarebbe stato un gesto di Clarke che durante un’accesa discussione gli ha lanciato l’anello di fidanzamento e a quel punto lui ha pensato che volesse lasciarlo.

La lite sarebbe iniziata durante un barbecue in famiglia mentre stavano guardando la partita dei Mondiali Colombia-Inghilterra. Clarke è andata dai suoi amici ma quando è tornata hanno continuato a discutere e Oliver a un certo punto le ha rivolto il gesto del pugno, lei ha lanciato l’anello e lui è uscito. “Sono andata a dormire ma quando è tornato non mi ha raggiunto. La luce era accesa e non capivo cosa stesse facendo poi la mattina sono scesa al piano di sotto, ho guardato fuori dalla finestra e ho visto che si era impiccato”, il racconto della Clarke, che ha avvertito la madre e chiamato il pronto intervento.

Dawn Ockerby, madre di Oliver, ha affermato che al figlio erano stati prescritti degli antidepressivi dopo che a lei e al padre del giovane era stato diagnosticato il cancro ma aggiunto che “nulla, prima di quel momento aveva fatto sospettare che avrebbe potuto compiere un gesto estremo”. L’autopsia ha evidenziato che al momento della morte, Oliver aveva 109 milligrammi di alcol per 100 millilitri di sangue, ovvero la quantità di alcol superiore a quella tollerata per guidare, il cui limite è 80 mg. Nigel Meadows, il medico legale ha dichiarato: “Una quantità moderata di alcol ma non sufficiente per alterare la lucidità”. (Fonte: Daily Mail)

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