Inghilterra, donna installa un finto autovelox: gli automobilisti rallentano

(foto Ansa)
(foto Ansa)

LONDRA – Stanca di vedere auto sfrecciare nel villaggio di Great Shefford, nel Bershire, una donna misteriosa ha costruito e installato una finta telecamera autovelox.
Larga meno di un metro e montata su un palo grigio alto 3 mt, è stata realizzata con un’asse e il tappo di un deodorante, spunta da una siepe e punta verso il traffico di auto.

I residenti di Great Shefford sostengono che il dispositivo stia rallentando la velocità delle auto sulla A338 e utile alle persone ad attraversare la strada in modo sicuro.
Gli autovelox falsi teoricamente non sono illegali e sembra che il dispositivo possa rimanere dov’è poiché situato su un terreno privato che sembra faccia parte del campo di un agricoltore.
Tuttavia, ha sollevato varie questioni giuridiche,  tra cui il fatto che la donna e il contadino potrebbero commettere il reato di pericolo ai danni di altri automobilisti.

Il dispositivo è stato realizzato dopo che gli abitanti dei villaggio hanno manifestato preoccupazione per l’assenza di misure di sicurezza mirate a rallentare la velocità delle auto.
Ray Plowman, un negoziante, ha detto:”Non ho idea di chi l’abbia messa ma se permette alle persone di attraversare la strada in sicurezza, è una buona cosa”.

Steve Ackrill, presidente del Great Shefford Parish Council, sull’identità della donna è stato evasivo ma ha affermato:”Spero riceva un aiuto”, riferendosi a una possibile accusa per aver commesso un reato.
Nick Freeman, un avvocato famoso soprannominato “Mr. Cavillo” e specializzato nei casi di guida, ha detto al MailOnline:”Le persone non possono fare ciò che vogliono, è necessario un permesso. Per cui consiglio alla signora, per quanto avesse buone intenzioni, di rimuovere la telecamera immediatamente”.
“Per quanto riguarda l’agricoltore, sarebbe ugualmente colpevole. Ma se non le avesse dato il permesso e non ne fosse a conoscenza, non avrebbe alcuna responsabilità”.
Ha aggiunto di non aver mai sentito parlare di un caso che coinvolga una finta telecamera autovelox ma che il dispositivo avrebbe “inevitabilmente” causato distrazione ai conducenti.

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