Isis. Media, ”lady terrorismo” Gb in mirino Pentagono

Sally Jones
Sally Jones

GB, LONDRA  – C’è anche Sally Jones, la cosiddetta ”lady errorismo”, fra i bersagli Isis da eliminare fisicamente indicati in testa alla lista nera del Pentagono. Lo scrive il Sunday Times, sottolineando come la donna, una ex cantante punk britannica di 49 anni, già nota alle cronache per essersi radicalizzata al fianco del marito di fede musulmana e poi unita a quanto pare ai jihadisti in Siria, sia stata identificata come promotrice di almeno una dozzina di piani terroristici.

Originaria del Kent e madre di due bambini, Sally Jones risulta essersi spostata a suo tempo a Raqqa con il marito Junaid Hussein, originario di Birmingham e già identificato come hacker vicino alla causa dell’estremismo islamico. L’uomo sembra sia stato ucciso da un drone Usa diversi mesi fa, ma prima di morire si era distinto con la moglie come uno dei principali reclutatori di foreign fighter per conto dell’Isis.

Non solo: la coppia, scrive il Times, è sospettata dall’intelligence di essere stata dietro l’organizzazione d’almeno una dozzina di progetti di attacchi contro militari sia in Gran Bretagna sia negli Stati Uniti. Di qui la decisione attribuita al Pentagono d’inserire ”lady terrorismo” ai primi posti della lista di persone da uccidere in Siria. Con un problema, però, a dar retta al domenicale britannico. Che Sally Jones non è sola. Con lei, dopo la morte del marito, pare ci sia sempre il figlio Jojo, 11 anni: di fatto un piccolo “scudo umano”.

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