Isis? Scomparsi profughi con falsi passaporti siriani

Isis, scomparsi profughi con falsi passaporti siriani
(Foto d’archivio)

BERLINO – E’ caccia in Germania ad alcuni immigrati arrivati in Europa con passaporti siriani falsi fabbricati nella stessa officina di quelli di due degli attentatori di Parigi. La notizia arriva dal quotidiano tedesco Die Bild. Il tabloid si riferisce a informazioni di fonte governativa, la notizia proverrebbe dai servizi di sicurezza tedeschi. Si tratterebbe di passaporti originali rubati nella roccaforte dell’Isis di Raqqa, poi falsificati attribuendo altre identità.

Secondo gli investigatori tedeschi, le modalità di falsificazione sarebbero le stesse di quelle riscontrate sui passaporti siriani falsi di due terroristi che hanno compiuto gli attentati a Parigi dello scorso 13 novembre.

La Bild riferisce che i passaporti erano stati mostrati all’ingresso dei profughi in Germania prima del giorno degli attentati parigini ed erano stati fotocopiati. Le impronte digitali dei veri o presunti profughi non erano state prese e i funzionari non sanno dove si trovino al momento questi uomini.

I due terroristi kamikaze di Parigi in possesso dei documenti siriani falsi erano arrivati in Francia transitando dall’isola greca di Leros, dove erano stati controllati. Un altro quotidiano tedesco, la Welt am Sonntag aveva riportato due giorni fa informazioni secondo cui l‘Isis aveva occupato uffici pubblici in diverse città di Siria, Iraq e Libia impossessandosi di passaporti veri. Il quotidiano parla di 10mila documenti che l’organizzazione terroristica falsificherebbe per consentire ai suoi militanti di girare indisturbati in Europa.

La Germania avvierà nei prossimi giorni una nuova verifica a tappeto sui passaporti dei profughi nel Paese, compresi i siriani, che finora avevano goduto di controlli più superficiali. Secondo il Bamf, l’ufficio federale tedesco per l’immigrazione e i profughi, da settembre sono entrati in Germania circa 290mila migranti registrati in maniera non conforme per il sovraccarico di lavoro degli uffici o perché accolti da parenti già in Germania o ancora perché volevano proseguire il viaggio verso la Scandinavia.

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