Isola di Jersey, tensione Gran Bretagna-Francia per la pesca. Londra manda navi da guerra, pescherecci francesi via dopo avvio negoziati

Isola di Jersey, navi da guerra inglesi contro pescherecci francesi. Sale la tensione tra Gran Bretagna e Francia per la pesca nella Manica.

Aggiornamento ore 15:32.

Pescherecci francesi lasciano dopo avvio negoziati

Il ritiro delle imbarcazioni francesi, sotto l’occhio delle due navi militari britanniche che tuttora stazionano di fronte all’Isola di Jersey, territorio dipendente della corona di Londra, è avvenuto dopo colloqui negoziali svoltisi nelle ultime ore fra autorità locali e rappresentanti dei pescatori.

Colloqui che sono stati definito “positivi” dal ministro degli Esteri di Jersey, Ian Gorst. “E’ davvero importante aver avviato un ritiro dall’escalation e dalle minacce sproporzionate (di un possibile blocco dell’isola) innescatesi negli ultimi tre giorni” per iniziativa dei pescatori e di Parigi, ha detto Gorst alla Bbc, sottolineando l’importanza del sostegno del governo centrale britannico di Boris Johnson. I negoziati, ha aggiunto, stanno permettendo ora di “iniziare ad affrontare nel dettaglio le questioni tecniche” aperte relative all’applicazione del capitolo sulla pesca dell’accordo Ue-Gb sul dopo Brexit.

Navi da guerra inglesi nel mare dell’Isola di Jersey

Questa mattina erano arrivate le due navi da guerra britanniche Severn e Tamar inviate da Boris Johnson per pattugliare l’area di fronte all’Isola di Jersey. Navi arrivate per scoraggiare il tentativo di blocco ingaggiato nei suoi confronti da alcune decine di pescherecci francesi.

Da parte sua, la Francia ha inviato due motovedette Il segretario di Stato francese agli Affari europei, Clément Beaune, all’Afp ha detto che le “manovre” britanniche al largo di Jersey, “non devono intimidirci”. Precisando di aver parlato con il suo omologo britannico, David Frost, Beaune ha aggiunto: “La nostra volontà è non alimentare tensioni ma avere un’applicazione rapida e completa dell’accordo” post-Brexit sulla pesca.

Isola di Jersey: Gran Bretagna e Francia in disaccordo sulla pesca dopo la Brexit

Il Regno Unito garantisce “un sostegno senza equivoci” all’isola di Jersey. Che è parte delle dipendenze della Corona britannica nella Manica, a ridosso delle corte francesi. Lo dice nella sfida in corso con la Francia e con i pescatori della Normandia sulle limitazione d’accesso post Brexit nelle acque circostanti.

Lo ha ribadito il premier britannico Boris Johnson in nuovi colloqui con il chief minister del governo di Jersey, John Le Fondre, il vice Lyndon Farnham, e il ministro degli Esteri, Ian Gorst. Johnson precisa che l’invio delle due navi da guerra di Londra mandate a pattugliare la zona è al momento solo “una misura precauzionale”. 

La protesta dei pescatori francesci vicino all’Isola di Jersey

La protesta dei pescatori, giustificata dal governo di Parigi, nasce dal rifiuto del governo locale di Jersey di consentire l’accesso a molti di loro nelle proprie acque di pesca. Sullo sfondo di un’interpretazione restrittiva del capito sulla pesca dell’accordo quadro sul dopo Brexit. Accordo sottoscritto nei mesi scorsi fra Regno Unito e Ue.

Interpretazione che ha limitato drasticamente dalla settimana scorsa il numero di licenze rilasciate da Jersey – che si trova a 22 chilometri dalle coste della Normandia – ai pescherecci francesi in mancanza di tutta una serie di documenti richiesti.

Le minacce dei pescatori francesi all’Isola di Jersey

Di qui la proteste del governo francese e la reazione dei pescatori. Sfociata nella minaccia del blocco di St. Helier, capitale e porto principale dell’isola. Con il rischio di privare i suoi abitanti persino della corrente elettrica. E la risposta del governo locale con la richiesta di aiuto a Londra, arrivato sotto forma di due unità della Royal Navy incaricate ora di “monitorare la situazione”.

Sono circa 50-60 i pescherecci francesi che stanno inscenando la protesta al largo dell’isola di Jersey, nel canale della Manica, alcune tentando di bloccare il porto del capoluogo Saint-Hélier.

Alcuni fra essi tentano di impedire al cargo Commodore Goodwill di uscire dal porto di Saint-Hélier. Almeno tre pescherecci della stessa Jersey si sarebbero uniti alla protesta. Martedì scorso la ministra francese responsabile del Mare, Annick Girardin, all’Assemblea nazionale di Parigi aveva detto che la Francia è pronta a ricorrere a “misure di ritorsione” nei confronti dell’isola di Jersey se le autorità britanniche continueranno a limitare l’accesso dei pescatori francesi alle sue acque territoriali.

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