La cognata di Gibbs: "Mi convinse ad abortire"

ROMA – Nuovo capitolo del 'lungo libro' sulle abitudini sessuali della 'vecchia' stella del Manchester United Ryan Giggs. A gettare benzina sul fuoco delle polemiche che ha incendiato negli ultimi giorni la vita privata del giocatore dei Red Devils è la cognata che dopo aver rivelato al mondo di essere stata la sua amante per ben otto anni, ha aggiunto di essere stata convinta ad abortire da Giggs che avrebbe pagato l'operazione per sbarazzarsi di quello che sarebbe stato il loro figlio illegittimo.

Come rivela il giornale inglese News of the World, nella storia che riguarda la bella Natasha, oltra alla gravidanza indesiderata a poche settimane dal matrimonio con Rhodri sono compresi anche incontri negli hotel dove era in ritiro il Manchester Utd (''mi lasciava la porta socchiusa, cosi' potevo entrare'') e sms e fotografie cosi' espliciti che sarà difficile per Giggs continuare a sostenere la tesi che sia stata tutta un'invenzione per annientarlo.

''Abortire è stato orribile – ha raccontato Natasha in una video-intervista a News of the World – perché anche se stavo con Rhodri e lo amavo, provavo dei sentimenti per Ryan e quello era il nostro bambino. Quando ho fatto il test di gravidanza al lavoro ed era positivo, non sapevo come dirlo a Ryan. Sono uscita dall'ufficio e mi sono fermata a fare benzina vicino a casa sua, e per caso e' arrivato lui. Mi ha detto che aveva un impegno con l'Unicef e che ci saremmo sentiti dopo, ma ha capito che qualcosa non andava e gli ho detto che ero in attesa. Poi mi ha chiesto subito se fossi sicura che era suo e io gli ho risposto ''al milione per cento''.

A quel punto mi ha detto che c'era una sola opzione praticabile, perche', parole sue, ''non possiamo rovinare la vita di tutti''.

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