Legge europea sull'eredità: il no dell'Italia contro i gay

ROMA, 02 GIU – La commissione Giustizia del Senato ha bocciato nei giorni scorsi una proposta di regolamento del Consiglio Ue sulla divisione dei beni e sull'eredita' nelle coppie ''internazionali'' (vale a dire quelle che hanno cittadinanze diverse) perche' includeva tra i beneficiari delle nuove normative anche le unioni tra persone dello stesso sesso, riconosciute in molti paesi comunitari. Questo ha convinto il relatore Franco Cardiello e tutti i senatori di maggioranza a bocciare senza indugio la nuova normativa europea. ''Non riteniamo la proposta – ha spiegato il relatore Cardiello – conforme al principio di sussidiarieta' della coppia, in particolare in relazione all'inesistenza nell'ordinamento italiano di istituti di diritto di famiglia quali le unioni registrate e i matrimoni tra persone dello stesso sesso''. E' passata invece , tra le proteste dell' opposizione, una risoluzione del centrodestra contraria alle indicazioni comunitarie. Il senatore del Pd Felice Casson ha sostenuto che la normativa europea si sarebbe applicata ''con ogni evidenza solo sul regime coniugale previsto dal nostro ordinamento interno''. Ma queste obiezioni dell' ex magistrato di Venezia non hanno convinto ne' la maggioranza, ne' la rappresentante del governo Maria Elisabetta Alberti Casellati la cui principale preoccupazione e' stata quella di non favorire involontariamente ''un riconoscimento indiretto della coppia omosessuale nella normativa italiana''.

Gestione cookie