Libération, dopo la copertina anti Arnault 150.000 euro di pubblicità in meno

La copertina di Libération

PARIGI – La vendetta di Bernard Arnault su Libération è già arrivata. Dopo la copertina, lunedì 10 settembre, “Levati di mezzo, ricco coglione” contro il patron di LVMH e più ricco di Francia, il giornale della gauche ha perso 150.000 euro di pubblicità.

Libération contesta ad Arnault la decisione di chiedere la cittadinanza belga dopo la patrimoniale del presidente Francois Hollande sulle quote di reddito sopra il milione.

Arnault ha querelato Libération. Ma proprio dopo la copertina ha anche precisato di voler sì chiedere la doppia cittadinanza francese e belga, ma di voler continuare a pagare le tasse in Francia. Forse punto anche dal presidente Hollande, che nell’intervista a TF1 aveva avuto parole di rimprovero per chi, come Arnault, lascia il Paese per pagare meno tasse.

Secondo Le Monde, l’amministrazione di Libération non avrebbe gradito di non essere stata messa al corrente della decisione della direzione di attaccare frontalmente Arnault.

Le Monde sostiene che da lunedì varie società legate al gigante del lusso LVMH di Arnault hanno fatto sapere che si ritirano dai loro contratti pubblicitari previsti fino alla fine del 2012. In tutto, scrive il quotidiano, i mancati guadagni salgono già a 150.000 euro.

E non è tutto. Altre imprese del settore del lusso, che non dipendono da Vuitton, hanno annunciato che non faranno più inserzioni su Libération in segno di solidarietà. Se le minacce si trasformassero in realtà, Liberation potrebbe rimetterci 700.000 euro.

Unica consolazione per il quotidiano della gauche sono state le ottime vendite di lunedì 10 settembre, con Arnault sbeffeggiato in prima pagina: sono state superiori del 27% a quelle di un giorno medio.

Gestione cookie