LISBONA – La capitale europea del monopattino con motore elettrico è senza dubbio Lisbona, già scelta nel 2015 assieme a Londra e Milano per testare fino al 2020 il progetto europeo di auto a motore elettrico in condivisione Sharing Cities. Per prima nella capitale del Portogallo è sbarcata pochi mesi fa la statunitense Lime, poi però la concorrenza è cresciuta come i funghi e oggi a Lisbona sono attive ben otto compagnie di monopattini elettrizzati, tutte startup: Bungo, Flash, Hive, Iomo, Tier, Voi e Wind, per un totale di qualche migliaio di monopattini.
Inoltre Lisbona è stata scelta per un progetto pilota europeo, per giunta in versione trasporto condiviso, chiamato Hive e lanciato da Mytaxi, l’app leader in Europa per la chiamata dei taxi tramite telefonino. Come per Lime, il servizio di Hive nella capitale lusitana è partito con 400 monopattini, numero rapidamente salito a 600 ridistribuendosi nel territorio a seconda dell’intensità dell’uso nelle varie zone della città. Un tipo di trasporto detto anche “dell’ultimo miglio” perché agli automobilisti permette di parcheggiare l’auto dove possibile e percorrere l’ultimo tratto per arrivare a destinazione senza doverci andare a piedi o aspettando che passino i mezzi pubblici, se ci sono.
Il principio di funzionamento è semplice: attraverso una Applicazione scaricata sul telefonino si possono localizzare, prenotare, sbloccare e pagare il tempo di utilizzo dei monopattini, che si possono prendere dove si trovano e lasciare dove sia vuole sul territorio comunale. Sul display del telefonino appaiono anche le aree della città dove questo tipo di circolazione è ammessa.
Ma perché è per il lancio del progetto pilota è stata scelta proprio Lisbona? Lo ha spiegato il CEO di Mytaxi, il molto ottimista e ambientalista Eckart Diepenhorst:
“La capitale portoghese è stata scelta per testare il nostro progetto perché è il posto perfetto per farlo data la sua configurazione topografica: colline e quindi strade spesso in salita, inoltre nella parte bassa della città, quella più animata, verso il fiume Tago, muoversi in auto e parcheggiarla è un problema”.
Sembra quasi che Diepenhorst stia parlando di Roma, dato che oltretutto anche Lisbona sorge su sette colli proprio come la capitale italiana. Me che non stia parlando di Roma riappare subito chiaro non appena spiega l’altro motivo per il quale è stata scelta Lisbona:
“Colloqui molto collaborativi e costruttivi con la città”. Cioè con la sua amministrazione.
Mytaxi punta sulla convinzione che il nuovo servizio Hive avrà successo come Mytaxi perché sulla sua attirerà un bacino di utenti complementare a quello dell’attuale suo servizio di chiamata ai taxi, successo quindi replicabile anche in altre città d’Europa. Il lancio in Portogallo di Hive inoltre fornirà un valore aggiunto alla casa madre Mytaxi perché conferma ed esalta l’immagine “verde” dell’azienda perché il debutto avviene in un Paese la cui produzione di energia elettrica nazionale proviene da fonti rinnovabili, green, che soddisfano il 100% del fabbisogno nazionale di elettricità con un notevole surplus che viene esportato.
Nell’illustrare i perché della scelta lisboeta Diepenhorst aggiunge: “I monopattini elettrici sono la scelta perfetta per gli spostamenti dell’ultimo miglio: facilmente accessibili grazie all’uso di una App, sono totalmente ecosostenibili e incredibilmente divertenti da usare! Queste caratteristiche li rendono assolutamente interessanti per chi cerca un mezzo green con cui percorrere brevi tragitti di uno o due chilometri”.
La flotta di monopattini di Hive è in condivisione e anche a free floating, cioè a flusso libero: gli utenti possono facilmente utilizzare la App per trovare, sbloccare e pagare l’uso dei monopattini, godersi il proprio viaggio e bloccarli una volta raggiunta la destinazione. Il costo del servizio a Lisbona è di 1 euro a corsa come tariffa fissa, al quale si aggiungono 15 centesimi al minuto. I monopattini hanno una velocità massima di 24 km/h, con una batteria che dura quasi 45 km.
A Lisbona, oltre alle auto elettriche in condivisione già dal 2015, per iniziativa di eCooltra dall’aprile 2017 ci sono anche gli scooter elettrici in condivisione, che un anno e mezzo fa erano 200 e costano 24 centesimi al minuto, compresa lʼassicurazione dello scooter, la manutenzione e due caschi.
Come se non bastasse, con il Surf Fest Pro dello scorso aprile i monopattini elettrici della compagnia Flash hanno invaso il lungomare pedonale di Costa da Caparica, località marina molto amata dai lisboeti, fregandosene totalmente del fatto che si tratta di 2,5 chilometri lungo l’Atlantico riservati ai pedoni: una striscia del lungomare è utilizzabile come pista ciclabile ed è lunga solo un chilometro e mezzo, ma i monopattini Flash sfrecciano a tutta velocità, anche con due persone a bordo, ovunque. Con la folla del sabato e della domenica prima o poi succederà qualche incidente, visto anche che nessuno fa rispettare i divieti ai “monopattinatori” Flash e che la velocità massima appare superiore quella dichiarata.
Da notare che Flash è una startup tedesca con soli nove mesi di vita. Nata a Berlino, raccogliendo subito 55 milioni di euro, per iniziativa di Lukasz Gandowski, fondatore di Delivery Hero, che non naviga in buona acque, e di altri dirigenti provenienti da Uber e McKinsey Flash ha grandi ambizioni. Punta infatti a dividere il business dell’automobile frazionandolo e in nuove modalità di trasporto. Questo è il motivo per cui sui monopattini di Flash inizialmente non figurava il nome della startup, bensì la scritta “This is not a scooter”.
Atteso inoltre l’arrivo a Lisbona di Uber Jump, per ora presente solo a Berlino, che metterà in strada non monopattini, ma scooter elettrici e biciclette con “pedalata assistita”, dotate di un motorino elettrico da far entrare in funzione quando si vuole. Lisbona si confermerà così ancor più come la capitale europea del trasporto su due ruote elettrico e green.