LONDRA – Prima un’auto ha travolto una folla di persone sul ponte di Westminster, a Londra, per poi schiantarsi contro il cancello del Parlamento inglese. Poi un uomo armato di coltello ha aggredito un poliziotto e ha proseguito la sua corsa, prima di essere ucciso dagli agenti.
Un attacco terroristico, come confermato da Scotland Yard, che si è verificato nel pomeriggio del 22 marzo e ha fatto scattare l’allerta terrorismo in tutto il mondo. Intanto il bilancio non ufficiale è di 10 feriti e due morti, il terrorista che è stato ucciso dalla polizia e una donna investita sul ponte.
Il presunto terrorista, stando alla descrizione dei testimoni, era un uomo dai tratti asiatici e di circa 40 anni. Secondo alcuni testimoni, un’auto 4×4 si è prima scagliata contro la folla sul ponte di Westminster che porta al Parlamento, per poi buttarne giù il cancello e avere un punto di ingresso. L’assalitore ha tentato di fare irruzione nel Parlamento e ha accoltellato un agente prima di essere ucciso.
Il Parlamento di Londra è attualmente in stato di “lockdown”. La premier britannica Theresa May, che si trovava all’interno del Parlamento quando è iniziato l’attacco, è stata subito portata via e intanto gli agenti controllano piano dopo piano l’intero palazzo. Cancelli chiusi e agenti armati anche a Buckingham Palace dopo l’attacco, dove sono state alzate le misure di sicurezza a palazzo. La regina sarebbe dentro la residenza stando al suo vessillo (Royal Standard) che svetta in cima all’edificio.
Il Parlamento di Edimburgo ha sospeso la sua seduta in segno di solidarietà dopo l’attacco avvenuto vicino al Parlamento di Westminster. A Edimburgo era in corso il dibattito sulla mozione per chiedere a Londra un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia dal Regno Unito in risposta alla Brexit.
Su Twitter, la polizia conferma: “Intorno alle 14,40 del pomeriggio ( 15,40 in Italia, ndr) siamo stati allertati per un incidente a Westminster Bridge. Il caso viene trattato come incidente d’arma da fuoco. La polizia è sulla scena”. Qualche minuto dopo, la notizia che un uomo, il presunto assalitore, è stato colpito dalle agenti.
Un giornalista del Daily Telegraph ha twittato che la polizia ha chiesto ai reporter sul posto di non uscire dalla sala stampa. Ha inoltre scritto di aver visto “un uomo colpito da spari disteso fuori dai cancelli e di aver udito una forte esplosione, poi gli spari”.
La polizia intanto ha chiuso la stazione della metropolitana di Westminster e Scotland Yard ha confermato che si è trattato di terrorismo, “almeno fino a prova contraria”. Da martedì scorso, quando anche la Gran Bretagna ha adottato il bando all’uso di dispositivi elettronici su voli in arrivo da alcuni Paesi musulmani, sui canali telematici jihadisti è stata notata un notevole incremento di attività.
Intanto l’allerta terrorismo si alza in tutto il mondo e anche a New Yottk, negli Stati Uniti. L’incidente nella capitale inglese cade a un anno dall’attacco a Bruxelles e arriva a poche ore dal bando di tablet e laptop in cabina da molti voli provenienti dal Medio Oriente deciso da Gran Bretagna e Stati Uniti. Un divieto che sarebbe legato a una minaccia dell’Isis. A Washington è in corso in queste ore un vertice anti-terrorismo.
Alcuni deputati britannici che sono rimasti bloccati all’interno del Palazzo di Westminster dopo l’attacco terroristico stanno inviando foto via Twitter per mostrare la situazione alla Camera dei Comuni. In teoria sarebbe vietato farlo ma è consentito vista l’eccezionalità del momento.
Diverse persone sono rimaste all’interno delle cabine del London Eye, la ruota panoramica lungo il Tamigi, che è stata fermata per ragioni di sicurezza dopo l’attacco avvenuto vicino al Palazzo di Westminster.
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