LONDRA, 06 MAR – Italia batte Russia uno a zero nella corsa al 'mattone d'oro' a Londra. Crisi e spread non sembrano toccare, e anzi spingono gli italiani più abbienti a investire in case nella capitale britannica con una quota dell'otto per cento del 'real estate' acquistato dall'inizio del 2012. Le cifre sono fornite dall'agenzia immobiliare Knight Frank che, ad esempio, ha venduto una casa da 7,4 milioni di sterline e un'altra a Chelsea da 5,2 milioni a italiani nel corso dello scorso anno.
Finora erano stati i russi a fare la parte del leone nella corsa all'acquisto ma adesso il loro posto è stato preso da compratori venuti da Roma o Milano. "Gli italiani hanno rappresentato una larga fetta del mercato per anni, ma dall'inizio della crisi dell'euro molti ricchi italiani hanno cercato di far uscire i loro capitali dall'Eurozona: Londra sembra un posto sicuro per i loro risparmi", ha detto all'Independent Liam Bailey, analista per il settore residenziale dell'agenzia.
Sempre secondo Bailey i compratori sono divisi 'fifty-fifty' tra investitori e gente che vive qui. Quanto alle zone predilette, sono quelle di sempre: Chelsea, South Kensington, dove vive il magnate farmaceutico Ernesto Bertarelli (il quinto uomo più ricco di Gran Bretagna) e Notting Hill, con qualcuno che "si spinge" fino a Fulham e "perfino" Clapham.
In media un italiano che compra attraverso Knight Frank ha speso 2,2 milioni di sterline. La cifra è scesa a 1,5 milioni di sterline nel corso del 2012 a causa di un alto volume di acquisti di minore entità che ha contribuito ad abbassare la media. Del resto, è proprio dall'inizio della crisi che il mercato immobiliare di Londra ha iniziato ad andare a gonfie vele: incoraggiati anche dal calo della sterlina, anche i greci, gli spagnoli e persino i francesi hanno iniziato a considerare come bene rifugio il mercato immobiliare di Londra e le quotazioni delle case di lusso nella capitale britannica mostrano incrementi a due cifre. Mentre in tutto il Regno i prezzi dell'immobiliare continuano a scendere, nella capitale continuano a salire. proprio grazie agli europei in fuga.