Londra. Minacce di morte ai testimoni di un omicidio, condannati due rapper

Due rapper condannati per aver spaventato un testimone, un omicidio e una canzone maledetta. Ishmael McLean e Rowan Simon lanciavano esplicite minacce di morte sulle note di un loro pezzo, diffuso su YouTube, Facebook e Myspace. Lo scopo della loro invettiva era fare desistere il testimone di un omicidio, avvenuto a Ealing, a ovest di Londra.

Sull’uccisione di Jason Johnson nessuno doveva parlare con la polizia, nessuno almeno avrebbe dovuto, secondo i due. Chiunque sapeva qualcosa sulla morte del 24enne doveva tacere con le autorità e il video parlava chiaro. I due rapper erano finiti in cella nel febbraio del 2009, quando il filmato della canzone era finito nelle mani degli agenti.

McLean, di 22 anni,  ha ammesso di aver scritto ”Wrong Team”, la canzone incriminata. Ha liquidato la questione dicendo che si tratta di un semplice “‘gangster-rap”. Oliver Glasgow, avvocato dell’accusa, la pensa diversamente: «Invece che aspettare che la giustizia facesse il suo corso, i due hanno deciso di occuparsi personalmente della faccenda». E ha aggiunto che «il video aveva chiaramente lo scopo di intimidire chiunque sapesse qualcosa riguardo alla morte di Johnson».

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