LONDRA – Il palazzo di Westminster, sede del Parlamento britannico, e l'adiacente Big Ben stanno sprofondando nel Tamigi. La celebre torre dell'orologio ha iniziato a inclinarsi visibilmente e se si vuole evitare che l'intero complesso scivoli nei fanghi del fiume è necessario varare un vasto piano di ristrutturazione da 1 miliardo di sterline. Per alcuni è troppo, visto lo stato delle casse pubbliche.
"I contabili fanno notare che è illogico spendere 1 miliardo di sterline per un complesso che vale 1 miliardo", ha detto una fonte del Parlamento al tabloid Mail on Sunday. "L'amara scelta è dunque spendere questi soldi e fare la figura degli stravaganti o abbandonare uno dei palazzi più famosi al mondo e venderlo ai russi o ai cinesi".
L'ipotesi pare improbabile ma il fatto stesso che lo speaker dei Comuni John Bercow abbia considerato l'idea di trasferire le camere in un edificio di nuova costruzione dà il senso di quanto grave sia la situazione.
Al di là del denaro, infatti, i lavori di ristrutturazione, che dovranno durare almeno cinque anni, creeranno comunque una serie di inconvenienti – la camera dei Comuni stessa dovrebbe chiudere i battenti per almeno due anni – a deputati e pari del regno. Tanto che dovranno trasferirsi in 'uffici' temporanei per lunghi periodo. Da qui l'idea 'eretica': perché non trasferirsi punto e basta? Le linee guida del Tesoro, ora che l'erario è affamato, prevedono d'altra parte di esplorare tutte le ipotesi, anche le più "estreme".