Maddie McCann, nel camper di Brueckner trovati costumi per bambine e memory card con foto di abusi su minori Maddie McCann, nel camper di Brueckner trovati costumi per bambine e memory card con foto di abusi su minori

Maddie McCann, nel camper di Brueckner trovati costumi per bambine e memory card con foto di abusi su minori

ROMA – Emergono particolari inquietanti dalle indagini a carico di Christian Brueckner, il principale sospettato per la scomparsa di Maddie McCann, svanita nel nulla nel 2007 mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Praia da Luz, in Portogallo.

Secondo il Daily Mail, che sostiene di essere in possesso di documenti degli inquirenti, vicino al camper apparentemente appartenuto a Brueckner sarebbero stati trovati costumi da bagno da bambina e alcune schede di memoria, contenenti oltre ottomila foto e video pedop**nografici.

Christian Brueckner ha sempre negato di avere legami con la scomparsa della piccola, che all’epoca aveva 3 anni, ma alcuni conoscenti hanno confermato che il camper, rinvenuto dalla polizia tedesca nel 2016, sarebbe proprio quello guidato dall’uomo.

Brueckner è indagato per la scomparsa di una bambina di cinque anni, Inga Gehricke, ma è anche sospettato per il caso di Maddie McCann.

I nuovi reperti, ora al vaglio della scientifica, erano stati trovati nell’area in cui sono avvenute le ricerche, in una fabbrica di scatole dismesse a Neuwegersleben, vicino a Braunschweig, nella Germania settentrionale.

Oggetti che erano in una borsa sotterrata sotto al camper, insieme alla carcassa del cane morto di Brueckner.

All’epoca Brueckner non fu accusato del rapimento di Inga, ma a giugno 2020, dopo che è stato identificato come sospettato nel caso McCann, la procura ha riaperto il fascicolo sulla sua scomparsa.

Maddie McCann, le indagini

Le indagini intanto proseguono, con gli investigatori tedeschi alla ricerca anche di un campione di saliva trovato nella stanza del resort in cui Maddie dormiva con i due fratellini quella sera di 13 anni fa in cui sparì mentre i genitori cenavano con amici in un locale vicino.

Campione che, secondo quanto riporta SkyNews, Wolters vuol far riesaminare rispetto alla mancata traccia dei dna di Brueckner emersa dal risultato dei test svolti in Portogallo.

Ma che la polizia lusitana parrebbe restia a concedere – sempre a dar retta ai media britannici – piccata per il fatto che il procuratore di Brunswick l’abbia velatamente criticata in questi giorni, accusandola d’essersi intestardita nei propri sospetti sugli stessi genitori della piccola vittima, finiti nel tritacarne mediatico-giudiziario in una prima fase della vicenda soltanto per aver lasciato “incustoditi” i figli nella stanza.

E rimasti apparentemente sotto tiro anche dopo esser stati scagionati formalmente nel 2008, in assenza del minimo indizio. (fonte DAILY MAIL, ANSA)

 

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