Madre “in affitto” inglese: “Ho perso due gemelli, erano nipoti di Osama bin Laden”

Louise Pollard

“Ho perso i due gemelli di bin Laden”. A parlare è la madre surrogata inglese che portava in grembo i figli di Omar, uno degli eredi del leader di Al Qaeda: ha abortito spontaneamente dopo essere stata aggredita in strada.

Louise Pollard, 24 anni, aveva affittato il suo utero a Zaina e Omar. Quest’ultimo aveva infatti fecondato in vitro gli ovuli della moglie, 54 anni. Ovuli che poi erano stati impiantati nell’utero della giovane inglese. Il trattamento riesce, i bin Laden aspettavano due gemelli.

Dalla lieta notizia erano passate 10 settimane. Zaina e Omar si erano intanto separati, quando Louise, in viaggio con l’ex moglie di bin Laden in Siria, viene aggredita. I due assalitori, secondo il racconto della donna, l’hanno picchiata ferocemente lasciandola a terra con lividi su viso, braccia e gambe. A fatica Louise era riuscita a tornare nel suo appartamento, da dove era stata poi trasportata in ospedale.

Qui i medici avevano confermato alla Pollard di aver perso entrambi i bambini. Louise, non alla prima esperienza come madre in affitto, sostiene di non conosce il motivo dell’aggressione, anche perché nessuno sapeva il nome della donna a cui si era rivolto il figlio del terrorista più ricercato al mondo. Resta il fatto che la Pollard non ha denunciato alla polizia il pestaggio.

Zaina e Omar bin Laden

Dopo la brutta esperienza la ragazza comunque ha deciso di non affittare più il suo utero ai bin Laden. Dopo la separazione da Zaina, sembra infatti che Omar soffra di schizofrenia.

La gravidanza surrogata avrebbe portato alla giovane inglese 10 mila sterline dopo la nascita di ogni bambino che portava in grembo. Adesso in tasca, invece, se ne ritrova solo 250, dovuti da bin Laden per visite mediche e viaggi. Lei, che prima lavorava come ballerina, non lascerà quello che chiama “una vocazione” e non un mestiere. Continuerà a essere una madre surrogata per altre coppie.

Domenica scorsa Omar bin Laden ha confermato che non vi è alcuna possibilità di una riconciliazione con la moglie, mentre sull’aborto di Louise ha risposto: “Era destino”.

Gestione cookie